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di Federico Curatola
Sabato 2 gennaio, nel salone delle riunioni del centro “Valerio Rempicci”di Condofuri Marina, alle ore 16.00, Gli Assessori Silvio Greco e Domenico Cersosimo terranno a battesimo nell’area greco calabra il movimento “Slega la Calabria”. L’imminenza della consultazione elettorale di marzo genera diversi momenti di discussioni ed iniziative politiche come quella che si terrà di sabato pomeriggio.
Il nome “Slega la Calabria” è originale e ironico: richiama in un certo senso la Lega Lombarda ed è reso pungente da una S ben evidente, allusiva al Sud. Ancora di più il sito web, che sottotitola “segnali di movimento a sud”. Quando una sigla è tanto polivalente da funzionare persino quale indicazione di programma, allora è il segno di un movimento serio di pensiero, e forse anche la promessa di un esperimento vero, non effimero, che interpreta l’occasione elettorale regionale quale passaggio necessario ma altresì quale tappa iniziale di un percorso. Gli ispiratori di questo movimento sono i professori Cersosimo e Greco,assessori ,non a caso esterni, o per meglio dire intellettuali prestati alla politica, che hanno dimostrato in poco meno di due anni come si possano realizzare, anche da noi, persino in Calabria, risultati amministrativi di eccellenza.
Nessuno, prima di tutti gli organizzatori, tra cui spiccano Nino Zumbo e Gianni Pensabene, nascondono l’azzardo dell’impresa: ma la Slega dispone di un valore aggiunto vale a dire la straordinaria esperienza amministrativa di Cersosimo e Greco.
Domenico Cersosimo ha dato un impulso decisivo al settore dell’istruzione calabrese, inventando iniziative coraggiose, che hanno stimolato le competenze dei docenti, offerto nuove prospettive di crescita agli studenti, risvegliando in tutti l’entusiasmo culturale ed il senso ahinoi sopito della centralità del momento formativo nella vita degli individui e delle comunità. Non meno dirompente l’azione di Silvio Greco che, semplicemente, ed in modo rivoluzionario, ha mostrato che la Calabria è sommersa dalle discariche abusive, inquinata, degradata, nei terreni come nelle acque.
E’ la dimostrazione di un teorema caro ai professori della Slega: che, pure la politica calabrese, ha spazi ed opportunità di impegno e di concreta realizzazione di miglioramenti e cambiamenti – per chi sa, per chi vuole, per chi è onesto e per chi ama la Calabria.
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