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La Squadra Mobile di Reggio Calabria ha tratto in arresto 4 persone, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale e ritenuti appartenenti alla cosca Ficara:
-FICARA Giovanni, alias “lo scagliolista”, nato a RC il 13.10.1951
-FICARA Maria, nata a Venaria Reale (TO) il 26.06.1973
-ECELESTINO Domenico,nato a RC il 15.01.1973
-MIRISCIOTTI Arcangelo, nato a RC il 04.12.1984.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso, dei delitti di tentata estorsione ed intestazione fittizia di beni.
Le indagini in argomento furono avviate a seguito dell’incendio avvenuto il 27 settembre, quando ignoti, utilizzando liquido infiammabile, distruggevano l’esercizio commerciale denominato “Caffè Mary”, di proprietà di Latella Giovanni nato a Melito Porto Salvo il 27.04.1972, sito in via Ravagnese.
Nell’immediatezza dei fatti si appurava che il bar era gestito da Ficara Maria Grazia Giuseppa con la collaborazione del marito Ecelestino Domenico.
I PARTICOLARI
Dalle indagini si appurava che nel 2010 Latella Giovanni aveva ceduto in locazione, dietro corrispettivo di 2000 euro mensili oltre al pagamento di una cauzione di 30.000 euro, la gestione della propria azienda a Ficara Giovanni, anche se il contratto, su richiesta di quest’ultimo, veniva intestato formalmente a Mirisciotti Arcangelo.
Ficara, tuttavia, nonostante gli accordi, si limitava a consegnare, a titolo di cauzione la somma di 23.000, omettendo di pagare i relativi canoni mensili; Latella, pertanto, dopo alcuni mesi, non ricevendo il canone pattuito, iniziava a chiedere il pagamento di quanto concordato, ottenendo, da parte dei nuovi gestori, un netto rifiuto.
Inoltre, all’esito dei incontri avuti con Ficara Giovanni ed Ecelestino Domenico, questi, con atteggiamento tipicamente mafioso, minacciavano ripetutamente Latella.
Quest’ultimo, quindi, assumeva le opportune iniziative giudiziali civili ottenendo un’ordinanza di rilascio della sua azienda fissata per il 30.09.2013. Alcuni giorni prima di detto rilascio, e precisamente il 27.09.13, veniva impresso da parte dei Ficara l’inequivoco marchio mafioso sulla vicenda con l’incendio che distruggeva completamente l’azienda di proprietà di Latella.
Il G.I.P., accogliendo l’impianto accusatorio, ha disposto la misura cautelare in carcere per i primi tre indagati, mentre quella degli arresti domiciliari per Mirisciotti, ritenuto responsabile del solo reato di intestazione fittizia di beni.
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