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“Nel corso della conferenza dei servizi, indetta per la realizzazione della nuova discarica di Melicuccà, progettata accanto al vecchio sito comunale e in un luogo dove già insisteva una discarica abusiva da bonificare, i nostri tecnici del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria, sono andati ben oltre il parere e le relative prescrizioni che l’Agenzia era chiamata ad esprimere”.
E’ quanto affermato dal Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), dr.ssa Sabrina Santagati, convocata in Presidenza di Giunta regionale per relazionare sulle azioni intraprese a tutela dell’ambiente e salute collettiva per la vicenda che interessa l’apertura della discarica di Melicuccà.
“Abbiamo preteso dal Commissario emergenza rifiuti nonché alla ditta esecutrice dei lavori – continua Santagati – di essere periodicamente invitati a verificare l’andamento tecnico dei lavori affinché ne potessimo non solo collaudare gli step d’avanzamento, ma anche suggerire prescrizioni tecniche per l’ottimale funzionamento della discarica. E così è stato ogni qualvolta siamo stati chiamati, redigendo a conclusione delle verifiche un verbale ufficiale dal quale emergeva la regolarità dei lavori. Di tutto ciò abbiamo relazionato alla Regione, nonché al Ministero dell’Ambiente che era stato interpellato per una interrogazione parlamentare”.
“E’ bene chiarire che l’Arpacal, con eccesso di zelo, ha preteso tutto ciò – continua il direttore generale dell’agenzia ambientale calabrese – al di fuori delle proprie competenze istituzionali che, a norma di legge, ci vedono protagonisti in sede di conferenza dei servizi, per i relativi pareri tecnici e ambientali, ma soprattutto nella fase operativa della discarica quando i nostri tecnici, con controlli improvvisi e non concordati, intervengono per verificare la corretta gestione dell’impianto , così come abbiamo fatto e stiamo facendo per l’impianto di Casignana”.
“E’ evidente che, in considerazione della forte preoccupazione sociale – conclude Santagati – in questo periodo di primo avvio della discarica, siamo pronti a garantire controlli più frequenti, tipo quindicinali, per verificare l’impatto del sito sull’ambiente circostante e le potenziali ricadute sulla salute collettiva”.
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