Questo post é stato letto 19670 volte!
Dal 2015 la collaborazione tra l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, garantisce l’implementazione della rete di monitoraggio denominata RESORAD, secondo le linee guida dell’ISPRA – l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – che prevedono il potenziamento del sistema di controllo regionale tramite la rete di monitoraggio.
Le attività consistono in specifiche analisi di laboratorio su funghi, muschi e licheni, importanti indicatori della qualità ambientale. Grazie a questa sinergia, si sta procedendo con specifici prelievi in determinati ecosistemi boschivi rappresentativi del territorio protetto: il lavoro dei tecnici Arpacal l’ingegnere Alberto Belvedere, i fisici Santina Marguccio e Francesco Caridi e il chimico Maurizio D’Agostino, del Dipartimento di Reggio Calabria, servizio Laboratorio Fisico, diretto dalla Dottoressa Giovanna Belmusto, con l’ausilio dei tecnici dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte dott. agr. Antonino Siclari e dott. for. Luca Pelle, diretti dall’arch. Tommaso Tedesco, si focalizza sui campioni prelevati nell’area Parco tramite analisi di spettrometria gamma e contribuisce ad implementare gli studi e le conoscenze dell’area protetta.
Tutte le matrici sono state classificate ed identificate grazie al lavoro svolto dalla biologa Elisabetta Pellegrini ed i dati ottenuti dalle attività di monitoraggio svolte lo scorso anno verranno resi pubblici non appena completato il lavoro sui punti di prelievo previsti e confluiranno nella banca dati dell’ISPRA.
Emerge chiara la sinergia tra i due Enti che collaborando, ognuno nell’ambito delle proprie competenze e senza la necessità di finanziamenti finalizzati, hanno reso possibile l’avvio e il proseguo di un’attività estremamente importante per il territorio regionale e per l’intera comunità calabrese: l’azione è chiaramente indirizzata alla tutela dell’ambiente attraverso attività integrate di monitoraggio e controllo che vogliono innescare un circuito virtuoso e garantire sicurezza ambientale ai cittadini.
Questo post é stato letto 19670 volte!