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Il civile comportamento di un cittadino reggino; il Signor SURACE Francesco di anni 46, di professione meccanico; ha permesso, nel pomeriggio di giovedì 19 maggio; di salvare un giovane esemplare di falco picchiaiolo. L’animale, dopo essere stato certamente preso di mira da qualche ignoto cacciatore; aveva trovato rifugio tra i cespugli di un sentiero a pochi metri dalla strada, nella parte collinare della Frazione di Armo.
Ed è proprio in quella zona preaspromontana che è stato notato dal signor SURACE, il quale, a bordo della sua autovettura stava transitando per quella strada. La sorte de rapace sarebbe stata sicuramente segnata e probabilmente, non riuscendo ancora ad alzarsi in volo, a seguito delle sue malandate condizioni; sarebbe rimasto vittima di qualche predatore notturno! Per sua fortuna, l’intervento del nostro concittadino, ha permesso ancora una volta di salvaguardare questa specie protetta.
Il SURACE, dopo essere riuscito a catturare il volatile, senza procurargli ulteriori ferite; si portava presso gli Uffici della locale Questura, recando con se il rapace. Del rinvenimento, veniva notiziato immediatamente il Nucleo Reggino dei Rangers D’Italia; l’associazione di volontariato; la cui vigile e costante presenza sul territorio, in materia di ambiente e protezione Civile; è ormai ben nota a tutte le istituzioni provinciali.
Personale preposto, si recava subito presso i citati Uffici della Polizia di Stato e prendeva in consegna l’animale. Successivamente, nella sede dei Rangers, altro personale addetto, si accertava sulle reali condizioni del falco, prestandogli le prime necessarie cure, per poi provvedere nella stessa giornata, al suo trasporto presso la sede del Centro Recupero Animali Selvatici di Messina, dove è stato consegnato al Dott. Fabio Grosso Responsabile dei Veterinari del Centro.
Un plauso va certamente rivolto al Signor SURACE; il quale, evidenziando grande sensibilità a riguardo; ed un forte senso si responsabilità civile, ha consentito il felice epilogo dell’episodio che non rimane il solo, unico ed isolato in questo periodo e che non sempre si risolve positivamente per l’animale! Purtroppo, è ancora radicata dalle nostre parti, la barbara e incivile usanza di uccidere questi esemplari, per poi impagliarli ed esibirli come trofei di caccia; a dispetto delle leggi vigenti che ne tutelano la specie.
In questo contesto illegale, che si manifesta principalmente e solitamente ogni anno nel mese di maggio; quando questi volatili attraversano le nostre zone; l’attività di controllo effettuata dai Rangers D’Italia, aumenta notevolmente! I servizi svolti dalle loro unità di controllo e avvistamento, scoraggiano bracconieri e cacciatori di frodo e tutte quelle persone che uccidono questi magnifici rapaci, per il solo gusto di ucciderli.
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