Armi e droga: arrestati padre e figlio a Reggio Calabria

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È stata eseguita nei giorni scorsi un’attività congiunta da parte di militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria e dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Villa San Giovanni che, con l’ausilio dello Squadrone Eliportato Cacciatori, ha permesso di rinvenire in un terreno a Santo Stefano d’Aspromonte due pistole e due fucili con matricola abrasa, una penna-pistola, una doppietta, 205 grammi di gelatina esplosiva e un involucro contenente circa 56 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

I militari hanno rinvenuto nella boscaglia, ben mimetizzato un panetto di gelatina esplosiva, preservato da una serie di involucri di plastica, che ne rendevano impermeabile il contenuto. Poco distante, interrato e ricoperto dai rovi, è stato rinvenuto un ulteriore barile di plastica che celava al proprio interno la penna pistola, una calibro 38 special, una pistola semi-automatica modificata per poterne consentire l’utilizzo con un diverso munizionamento, un fucile a canne sovrapposte mozzate, una doppietta, un fucile automatico tipo caccia, 2 passamontagna e oltre 270 munizioni di vario tipo e calibro.

La sostanza stupefacente, occultata all’interno di un barile di plastica sito nei pressi di una stalla, è stata rinvenuta grazie al fiuto di Edin, il cane antidroga condotto dai cinofili del gruppo della Guardia di finanza di Reggio Calabria.

Il terreno oggetto della perquisizione è risultato essere nella effettiva disponibilità di due soggetti, rispettivamente padre e figlio, di cui il primo già destinatario di misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

I successivi controlli ispettivi espletati presso le abitazioni di domicilio dei due soggetti hanno permesso di rinvenire un pugnale, un tirapugni ed un manganello telescopico.

Tutto il materiale rinvenuto è stato messo in sicurezza da personale specializzato e sottoposto a sequestro; i due soggetti, su disposizione di Giovanni Calamita, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, di concerto con l’aggiunto Gerardo Dominijanni, sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale di Arghillà in quanto ritenuti responsabili della detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e dell’illecita detenzione di armi e materiale esplodente.

Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare la provenienza delle armi e se le stesse siano state utilizzate per la commissione di altri fatti illeciti.

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Author: redazione.news

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