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Contrada Oliveto di Lazzaro. Aria irrespirabile a causa del mancato funzionamento del depuratore dell’Oliveto. Inasprimento esalazioni odori molesti a partire dalle prime ore del mattino. L’insopportabile fenomeno si ripete da qualche tempo.
Non si conosce la fonte, possiamo dire che in data 10 marzo 2013 è stato segnalato all’amministrazione comunale e al Comandante della Polizia Municipale di Motta San Giovanni che tramite un pozzetto fognario posto a pochi metri lato mare del ponte ferroviario di fronte alla stazione di pompaggio da anni si scaricano liquami nel torrente Oliveto senza alcun tipo di depurazione che si miscelano con le acque torrentizie e sfociano a mare con conseguente inquinamento marino.
A seguito di tale segnalazione è stato eseguito un intervento che ha creato una nuova situazione di potenziale pericolo per la pubblica incolumità perché è stata tolta la copertura del pozzetto profondo circa metri 2,50, lungo circa mt 1,50 e largo circa un metro, demolendo anche la parete lato Sud dello stesso, di conseguenza si sprigionano cattivi odori e si è determinata una situazione di rischio soprattutto per le persone e i ragazzi dell’attiguo villaggio “La Piramide”, che solitamente attraversano anche col buio l’alveo fluviale scavalcando il basso muro d’argine e incuriositi potrebbero finire dentro il pozzetto. Non solo, all’interno del pozzetto scoperto si riversa della terra che danneggia le vicine pompe di sollevamento ove giungono le precitate acque fognarie non depurate.
La situazione di pericolo che si è creata è stata segnalata la scorsa settimana all’agente della polizia municipale in servizio presso la Delegazione comunale di Lazzaro che ha provveduto tempestivamente a interessare l’amministrazione comunale. Ad oggi nessun intervento è stato eseguito. Si segnala infine che da circa un mese sotto il ponte stradale fuoriesce da una tubazione idrica posta sull’alveo inquinato dell’acqua per uso umano. Tale condizione è stata riscontrata anche lo scorso 5 aprile durante un sopralluogo con personale della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Motta San Giovanni.
E’ stato portato all’attenzione degli Enti competenti che le acque torrentizie, anche più a monte del ponte Oliveto, potrebbero essere miscelate con liquami fognari. E’ necessario eseguire delle analisi di laboratorio. Individuare la fonte odorigena e il possesso dell’autorizzazione per l’emissione in atmosfera, verificare quali interventi sono stati realizzati dal Comune di Motta San Giovanni a seguito del sequestro degli impianti comunali, sequestro che non ha prodotto gli effetti sperati, l’avvenuto svuotamento delle vasche contenente i fanghi di depurazione, la regolarità della procedura seguita nell’impiego del disinfettante e la giusta quantità dello stesso utilizzata, atteso che, nelle eccessive concentrazioni, il cloro diventa anche cancerogeno, nocivo per la gente e per l’ambiente.
In merito sono stati interessati il Dipartimento Politiche dell’Ambiente della regione Calabria, il Dipartimento Provinciale dell’ARPACAL, la Polizia provinciale di Reggio Calabria e il Signor Prefetto. Sulla tematica, il Presidente della Camera dei Deputati, pro tempore, ricevuta una nostra segnalazione concernente il sequestro degli impianti di depurazione e le varie tematiche ad essi connesse, dopo aver preso visione di quanto in essa contenuto, disponeva la trasmissione di copia della lettera alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte potessero prenderne visione ed assumere le iniziative che ritenessero opportune.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
e Responsabile del Comitato spontaneo” Torrente Oliveto”
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