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Riceviamo e pubblichiamo:
Leggo su Calabria Ora e sul Quotidiano del 25 luglio gli articoli inerenti la richiesta di ulteriore impegno, avvenuta in sede della recente inaugurazione del carcere di Arghillà da parte del Movimento Ethos, del Consigliere regionale Tilde Minasi e di quello Provinciale Pierpaolo Zavettieri, per la messa in sicurezza di questo territorio con l’ insediamento di un commissariato di Polizia.
Mi corre l’ obbligo, a tal proposito, precisare che proprio lo scorso 17 luglio ho inviato al Ministro Alfano una lettera, cui è seguita mia nota stampa pubblicata sui media, in cui ho condiviso possibili soluzioni in tema di sicurezza sul nostro territorio ed ho, tra l’ altro, avanzato come possibile soluzione quella di trasformare l’ attuale posto di Polizia Statale sito all’interno del Centro Civico “Alfonso Ciprioti” di Arghillà in Commissariato. Presidio dello Stato, come noto a tutti, situato in una zona che si configura come strategica in termini di sicurezza soprattutto per la parte collinare della VIII circoscrizione, ma in generale per tutto il territorio del popoloso rione a nord di Reggio Calabria in quanto si colloca in una zona della città sorta come residenziale e, purtroppo, divenuta un territorio percorso non solo da forme di degrado urbano ma di fatto si configura attualmente come un “quartiere dormitorio” con oltre diciotto mila abitanti.
Alla luce di ciò ed anche della nuova casa di reclusione di contrada Arghillà, che comporterà un aumento degli standard di sicurezza anche da parte della Polizia di Stato ho chiesto all’ on. Alfano la possibilità di valutare la su citata proposta di trasformazione e ove ciò non fosse possibile quanto meno prevedere di rafforzare il presidio, compatibilmente con le altre esigenze, con un maggiore impiego di uomini.
Il Consigliere Provinciale
dott. Michele Marcianò
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