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Un nuovo soggetto politico di Area Socialista e Popolare che, partendo dalle consultazioni per la nomina del nuovo consiglio metropolitano, si proponga al territorio come interlocutore autorevole e soprattutto come cerniera tra le aree periferiche della provincia reggina e la Città di Reggio. È stato questo il leit motiv della conferenza stampa tenutasi stamane presso la sala biblioteca di palazzo Alvaro a Reggio Calabria, promossa dalla lista “Area Socialista e Popolare”. Presenti all’incontro con la stampa oltre ai due eletti al consiglio metropolitano, Pierpaolo Zavettieri e Giuseppe Zampogna anche il consigliere regionale Giovanni Arruzzolo e Paolo Alvaro, sindaco di Laureana di Borrello e candidato nelle fila della lista. L’incontro di stamane – ha spiegato in avvio Pierpaolo Zavettieri – serve, oltre che alla semplice presentazione degli eletti anche a chiarire la linea programmatica e politica della lista e dei movimenti ad essa connessi in vista dei prossimi appuntamenti politici. In avvio Zavettieri ha voluto ribadire l’intento comune di consolidare i rapporti tra i componenti della lista intendendo la stessa come reale e consistente soggetto politico della Città Metropolitana che ha raggiunto il brillante risultato di circa il 23% degli aventi diritto al voto e circa il 14% in termini di voto ponderato.
“I movimenti che costituiscono l’area socialista e popolare – spiega Zavettieri – sono le principali forze politiche d’Europa e per tanto non si capisce il motivo per cui in Italia ma anche nel territorio calabrese le due realtà specie se unite non possano ambire a risultati politici di rilievo. La nostra lista si è posta fin dall’inizio come elemento di collante tra l’area territoriale del comune capoluogo ed il resto della provincia essendo con il listone PD la principale realtà politica nel territorio provinciale. Statuto e confronto tra amministratori al centro dell’intervento dell’altro neo eletto Giuseppe Zampogna intervenuto dopo la rivisitazione storica in chiave socialista proposta dal sindaco Alvaro”.
“Il prossimo 3 febbraio – spiega Zampogna – scadrà il termine per l’approvazione dello statuto, sarebbe dunque quanto mai opportuno attivare da subito un confronto con gli amministratori ai quali sottoporre una bozza al fine di calzarla al meglio sui territori e all’interno della quale a questo punto del dibattito politico mi sembra scontato debbano essere contemplate le zone omogenee e gli elementi di garanzia a compensazione di una legge che sfavorisce le zone periferiche. Disponibilità a sposare un progetto in senso più ampio compatibilmente agli attuali percorsi politici vie espressa in chiusura dal consigliere regionale Arruzzolo che ha inteso ribadire la volontà di una piena collaborazione già peraltro programmata in fase pre elettorale, con la guida individuata per legge nel sindaco Falcomatà”.
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