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Ieri pomeriggio intorno alle 17.00 sono stato informato telefonicamente dall’Assessore Mario Caligiuri che la Giunta Regionale aveva recepito la proposta di “Piano Provinciale di Organizzazione della Rete Scolastica e dell’offerta formativa” precedentemente adottata dal Consiglio Provinciale ad eccezion fatta di quella relativa al Comune di Reggio Calabria per la quale è stato eccepito, su esplicita richiesta del Comune, un vizio procedurale, “la non conformità al dettato normativo”, che ha obbligato l’Esecutivo Regionale alla nomina di un Commissario ad acta nella persona della dott.ssa Elena Scalfaro, Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, che provvederà nei prossimi giorni ad integrare il Piano Provinciale recependo in toto la proposta del Comune di Reggio Calabria approvata lo scorso 29 novembre dal Consiglio Comunale.
Cala quindi il sipario sulla tormentata vicenda del cosiddetto “Dimensionamento Scolastico”, imposto dalla manovra finanziaria dello scorso luglio, che ha tenuto banco per oltre tre mesi con risvolti imbarazzanti ed inquietanti. La decisione del parziale commissariamento era nell’aria considerate le continue pressioni dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Calabria che avevano indotto nei giorni scorsi il Settore Pubblica Istruzione della Regione Calabria a diffidare formalmente la Provincia di Reggio Calabria a recepire la proposta di dimensionamento approvata dal Comune di Reggio Calabria con una “innovativa” interpretazione della normativa vigente in materia che probabilmente farà “giurisprudenza”!!!
Per una questione di coerenza, serietà e convinzione della bontà e validità delle scelte operate l’Esecutivo Provinciale, riunitosi ieri in tarda mattinata, aveva deciso di non accogliere le richieste pervenute dal Settore Istruzione della Regione Calabria.
Per quanto di competenza dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Reggio Calabria ritengo la vicenda definitivamente chiusa in quanto non vi è alcuna intenzione di dover dimostrare di avere ragione, attraverso un ricorso alla Giustizia amministrativa, che sicuramente darebbe ragione, perché non serve e non paga e, soprattutto, perché è evidente che sarebbe bastato un minimo di buon senso da parte del Comune di Reggio Calabria per comprendere di aver fatto delle scelte forse logiche ma sicuramente dannose. La Provincia ha invece, responsabilmente, adottato un “Piano” con scelte corrette, uguali ed omogenee su tutto il territorio della Provincia, con l’ obiettivo primario di garantire il massimo livello occupazionale a fronte dei tagli imposti dalla manovra finanziaria dello scorso luglio.
Pur consapevole di una legge nazionale impropria alla quale nessuno si è potuto sottrarre ma che in ogni caso la Provincia ha interpretato, cercando di adottare tutte le deroghe previste, l’Esecutivo provinciale ha provveduto a “studiare” attentamente e coscientemente i rischi a cui potevano venir incontro molte scuole. Pertanto, con il ricorso attuato dall’Amministrazione di Reggio Calabria, oggi, ci ritroviamo con un atto che premierà l’ambizione di alcuni a dispetto della centralità della scuola e del fenomeno dell’occupazione, penalizzato fortemente.
Probabilmente con la decisione regionale l’Assessore comunale potrà gonfiare ulteriormente il petto convinto di aver avuto ragione, non rendendosi conto però che a causa della “sua psicopatica” proposta di organizzazione della Rete scolastica cittadina per le scuole di primo grado, che verrà imposta nei prossimi giorni dal Commissario, almeno trenta persone andranno in mobilità, cioè l’anticamera della perdita del posto di lavoro.
Personalmente ho sostenuto pubblicamente in più occasioni la condivisione della razionalizzazione della rete scolastica approvata lo scorso luglio che da amministratori responsabili abbiamo dovuto approvare cercando di limitare i danni e le tensioni sul territorio provinciale.
Oggi, dopo aver responsabilmente non replicato agli attacchi isterici di qualche amministratore e di qualche pseudo sindacalista appartenente a qualche mini- sindacato in cerca di gloria, tengo però a precisare quali sono le differenze sostanziali tra il Piano del Comune ed il Piano della Provincia: il primo presenta 14 Istituti Comprensivi mentre il secondo ne conta 16. La differenza di due Istituti comporta sicuramente da una parte una maggiore stabilità per il futuro ma il prezzo da pagare è salato in quanto ben 30 famiglie si ritroveranno senza un reddito, solo perché qualcuno da questa operazione deve avere l’aumento del proprio stipendio e qualcun altro, grazie a “sinistri” incroci di scuole, riesce a mantenere il proprio ruolo di DSGA a scapito di altri con meno santi in paradiso.
In ogni caso, abbiamo perso tutti. Ha perso la Provincia che non è riuscita a far comprendere ai signori amministratori e a qualche “bizzoso” dirigente scolastico della Città di Reggio Calabria che, la priorità per un amministratore pubblico, è quello di salvaguardare l’interesse comune e non dei singoli individui. Ha perso la scuola che si ritroverà con meno insegnanti e con dirigenti scolastici “comodamente” seduti alla propria poltrona. Perde la città di Reggio Calabria che non riesce, evidentemente, ad allinearsi e condividere un programma efficiente e dinamico per il benessere della collettività e delle scuole, quale è intenzione prioritaria della Provincia. Ci perderà il territorio in termini di possibilità di crescita culturale e in termini occupazionali. Perderemo, con la programmazione dell’Amministrazione di Reggio Calabria, la nostra “lotta” verso il mondo del precariato, e avremmo, ripeto, meno posti di lavoro e circa 30 famiglie in grosse difficoltà, a cui, tutti noi, dovremmo dare una risposta.
Nonostante questa vicenda, triste e tormentata, si concluda con l’amaro in bocca, rivolgo il mio personale ringraziamento al Consiglio Provinciale per avere approvato il piano ed alla Giunta Regionale che ha, in ogni caso, recepito la proposta della provincia di Reggio Calabria per il 99%, con la sola esclusione del Comune di Reggio, affidando l’ingrato compito di tagliare i posti di lavoro per come voluto e preteso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Calabria.
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