Antonio Papalia interviene sulla Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo

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Antonio Papalia
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Di seguito la nota diffusa dal Consigliere delegato alle Politiche del Lavoro Antonio Papalia:

L’8 agosto scorso si è celebrata la Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle e di tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero.

La ricorrenza offre importanti spunti di riflessione.

La Costituzione, norma generale dello Stato e della Nazione, punto di riferimento dei cittadini italiani e degli Amministratori, all’art. 1 statuisce che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.

Le problematiche occupazionali risentono oggi di una crisi sistemica e strutturale che si sta affrontando solo a piccoli passi e con interventi spesso non conducenti.

La diffusa disoccupazione, il sempre più frequente ricorso alla cassa integrazione, la triste attitudine dei nostri giovani, disposti a qualunque rischio pur di lavorare, sono segnali forti e preoccupanti dinanzi ai quali la Politica non può rimanere indifferente.

A ciò si aggiunge la questione della sicurezza sul lavoro, argomento preponderante che, purtroppo, non riesce a permeare il sostrato culturale italico.

La giornata dell’8 agosto non deve rimanere evento meramente celebrativo ma spunto per azioni preventive e repressive.

Il ricordo di Marcinelle sia l’occasione per lanciare il grido d’allarme per le morti bianche, che balzano luttuosamente agli onori della cronaca solo a fatto compiuto.

Offra inoltre lo spunto per guardare al passato, riflettendo sulla Marcinelle che ci riguarda quotidianamente: penso ai tanti immigrati che, come i gastarbeiter italiani, si offrono oggi al mondo del lavoro, spesso in condizioni disumane e senza alcuna garanzia, tantomeno previdenziale.

Nei prossimi mesi, di concerto col Sindaco Giovanni Barone e con l’Amministrazione Comunale tutta, ci adopereremo per coinvolgere attivamente i cittadini in un percorso di consapevolezza e, quindi, di civiltà.

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Author: Cristina

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