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“Il Pdl è morto”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi, da questa mattina a Roma come volontario nel nuovo comitato per la raccolta firme al Referendum dei Radicali sulla riforma della giustizia.
“Sto dando un aiuto per l’espletamento delle pratiche burocratiche e controllo firme prima che i moduli vengano consegnati in Cassazione – spiega il presidente Eroi – Faccio parte di una squadra che sente l’esigenza di cambiare un sistema che deve garantire agli italiani maggiori diritti e libertà. Le cose stanno cambiando e non solo all’interno della società ma anche in politica.
Oggi ho visitato la nuova sede di Forza Italia ma non c’è nulla del Popolo della Libertà. Nessuna bandiera, nessuno stemma, nessuna foto che ricordi il lavoro fatto sino ad oggi dei pidiellini. Il simbolo del ’94 sventola sull’ingresso della nuova sede del Pdl e ai balconi di piazza san Lorenzo in Lucina si attende solo un ok da Arcore per partire. La bandiera delle origini quella della discesa in campo di Silvio Berlusconi, si impone maestosa sulla nuova sede del Pdl di palazzo Fiano-Almagià, destinata presto a diventare il quartier generale del movimento azzurro. Obiettivo dell’ex premier è far risorgere Forza Italia e i pidiellini doc si troveranno a dover scegliere tra il partito che hanno contribuito a costruire e il progetto di spacchettamento del “vecchio capo”.
E’ possibile che il Cavaliere sia tentato a tornare con la sua ex creatura e i vessilli azzurri presenti non solo all’ingresso principale di piazza San Lorenzo in Lucina tra la bandiera italiana e quella dell’Ue, ma anche agli angoli della piazza e sui balconi di via del Corso, dimostrano che il progetto è ben visto dai suoi fedelissimi.
Dopo quella di Roma, inaugurerò a Reggio Calabria la prima sede calabrese di Forza Italia e in quel giorno darò lì la giusta risposta a chi qualche settimana fa ha visto e criticato la mia apertura alla “nuova casa dei moderati”. Contrariamente a qualche giorno fa, infatti, non sarò solo visto i precedenti comunicati delle comunità di Locri, Bagnara, Rosarno e delle prese di posizione del presidente Raffa, degli assessori Rao, Giannetta, Pirrotta e Candido tutti concordanti con la linea nazionale dell’on Foti”.
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