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Antonino Napoli, Osservatorio sui Diritti dei Minori: “Per la politica nazionale, Alitalia e Ferrovie dello Stato l’Italia finisce a Napoli e tutto il resto è Africa! La crisi economica non può penalizzare i minori calabresi e reggini in particolare. I politici che stanno alla Regione e alla Provincia si adoperino a sollecitare altre compagnie ad utilizzare lo scalo reggino come base aeroportuale operativa per il Sud dell’Italia con prezzi più competitivi dell’ex compagnia di bandiera.
In merito ai tagli dei treni ed aerei da e verso Reggio Calabria interviene l’avvocato Antonino Napoli, vice presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, presieduto dal sociologo Antonio Marziale.
Per Napoli, che risiede e lavora a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, “La Calabria è una terra, grazie alle sue caratteristiche geografiche ed alle bellezze naturali, con un turismo in ascesa”.
“La recente cancellazione di treni e voli da e per Reggio Calabria – per l’avvocato Antonino Napoli – dimostra che la “questione meridionale” non è stata mai affrontata e che nessuno, né la politica né il capitalismo in genere, ritiene che il Sud dell’Italia sia importante per il nostro Paese. La Calabria possiede una propria individualità, distinta dal resto dell’Italia, dovuta alla sua posizione periferica ed alla sua particolare conformazione e struttura morfologica. Un Reggino dopo quasi tre ore di treno – quando va bene – raggiunge Paola, mentre un Milanese o Torinese raggiunge il centro dell’Europa”.
“La Calabria – continua Napoli – è la regione con il più basso reddito pro-capite ed ha visto in passato, e vede tutt’oggi, una forte emigrazione che necessita un’integrazione che non può limitarsi all’Europa”.
“Ma come si può integrare un giovane di Reggio Calabria – si domanda Napoli – se gli viene impedito, insieme alla sua famiglia, di raggiungere con aerei o treni Roma e/o Milano? Per non parlare, poi, dell’autostrada Salerno Reggio Calabria! Viaggiare, per un giovane, significa incontrare culture diverse sviluppare l’integrazione ed il dialogo tra le genti ed i popoli. Viaggiare è come leggere un buon libro: significa crescere, arricchirsi sempre di una nuova esperienza”.
“Se Alitalia vuole abbandonare l’aeroporto di Reggio Calabria lo faccia pure ma gli amministratori locali, regione e provincia, – a cui si rivolge il vice presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori – si adoperino a sollecitare altre compagnie ad utilizzare lo scalo reggino come base aeroportuale operativa per il Sud dell’Italia con prezzi più competitivi dell’ex compagnia di bandiera. Ancor oggi la Calabria viene isolata perché sembra che per i politici nazionali, anche per quelli eletti in Calabria, l’Italia finisca a Napoli e tutto il resto è Africa. Che significato ha un mantenere un aereo da Roma a Napoli o da Roma a Firenze, per fare alcuni esempi e sopprimere gli aerei o i treni per Reggio Calabria?
“Purtroppo la Calabria subisce i giudizi sprezzanti e poco lusinghieri del resto dell’Italia e la politica economica nazionale è la prova di ciò. Sembra che sulle scelte di Alitalia e Ferrovie dello Stato aleggi un messaggio: “Per la Sicilia si consiglia la nave o l’aereo, evitare la provincia di Reggio Calabria”.
“Queste scelte – conclude il penalista taurianovese – isoleranno ancora di più la provincia di Reggio Calabria e con conseguenze negative sul turismo, sul pendolarismo lavorativo ed in genere sull’integrazione italiana, europea e mondiale della nostra provincia consegnandola sempre di più al malaffare ed alla criminalità organizzata”.
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