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Tre mesi esatti. Questo il breve periodo trascorso da quando il 14 giugno venne presentata la risoluzione sulla vertenza OMECA, la n.7-00906, con primo firmatario l’on. Nino Foti, capogruppo PDL in Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera Dei Deputati.
Martedì prossimo, alla presenza dell’intera deputazione componente la X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo) e la XI Commissione (Lavoro)della Camera dei deputati lo stesso deputato del Pdl ne presenterà al Governo i contenuti, illustrando le prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento Ansaldobreda di Reggio Calabria (Ex O.Me.Ca).
La risoluzione, dichiara l’On. Foti, nasce dalla legittima necessità di ottenere opportuna chiarezza in ordine alle scelte di Ansaldobreda e dalla preoccupazione espressa dai lavoratori dello stabilimento di Torre Lupo, rispetto alle quali ho inteso farmi loro portavoce con il Governo.
Come sottolineato nella risoluzione, continua il deputato del Pdl, Ansaldobreda rientra nella famiglia delle società e aziende (25 in tutto) che costituiscono il «colosso italiano» Finmeccanica, per quanto concerne il settore «civile»: si tratta di un soggetto leader nella produzione e la messa in esercizio di veicoli ferroviari che presenta quattro stabilimenti dislocati tra Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo, per un totale di circa 2.500 addetti.
Solo di recente gli alti vertici e, soprattutto, l’amministratore delegato del gruppo, nominato per il risanamento dell’azienda, nel perseguimento della propria strategia di mercato, stanno valutando l’ipotesi di una cessione dell’intero settore civile e, secondo quanto risulta ai firmatari di questa risoluzione, l’ipotesi di acquisizione starebbe fortemente interessando alcuni acquirenti stranieri, provenienti da aree asiatiche a forte industrializzazione.
Dobbiamo considerare, aggiunge l’On. Foti, che lo stabilimento di Torre Lupo, è una fra le realtà industriali più importanti presenti nella provincia di Reggio Calabria, costituita da una forza lavoro di circa 445 addetti interni (compresi i lavoratori interinali) e circa 100 dipendenti delle ditte di incentrato. Il fatto che non esista ancora una posizione ufficiale in merito alle indiscrezioni e alle dichiarazioni che si susseguono in questo periodo comporta che per tutta la popolazione Ansaldobreda queste siano difficili ore di attesa.
Con questa risoluzione, conclude l’On. Foti, chiediamo l’impegno del Governo affinché valuti l’adozione di ogni possibile iniziativa diretta a tutelare i livelli occupazionali di questi stabilimenti e a salvaguardare le prospettive di sviluppo dell’azienda, scongiurando qualsiasi ipotesi che l’eventuale cessione del settore civile possa determinare la perdita del capitale umano impegnato da anni in un processo di innovazione che ha sortito grandi risultati di efficienza e produzione industriale. Mi auguro pertanto, che vengano fornite in tempi rapidi, risposte certe per il futuro di questi lavoratori e delle loro famiglie.
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