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L’operazione “Sistema”, condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, su disposizione della DDA, che ha portato all’arresto di otto soggetti ritenuti legati alla cosca Crucitti della ‘ndrangheta reggina, consolida quanto ormai emerge da più inchieste avviate sul territorio nazionale.
Gli uomini della ‘ndrangheta votano e fanno votare ed hanno la capacità di far eleggere i loro rappresentanti politici in seno ai vari Organismi elettivi.
Credo sia giunto il momento di comprendere che non servono più fiumi di parole antimafia, proprio nel mentre una parte della politica, sicuramente quella malata, continua a destreggiarsi solo con la “conta” dei risultati elettorali. Penso, invece, sia giunto il momento di fare un bagno con i sali dell’umiltà e della responsabilità, verificando la qualità dei consensi ottenuti.
Contemporaneamente il mondo della politica dovrebbe trovare il coraggio di “cacciare” dagli Enti elettivi, a tutti i livelli, coloro che si sono avvalsi dei consensi elettorali mafiosi.
Basta con le “targhe”, utili solo a vestire di “verginità” alcune Istituzioni!
La politica ha il dovere di allontanare i “ladri della legalità”, rei di usurpare quella liceità necessaria ad assicurare la giustizia sociale ai cittadini onesti.
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