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L’ atto amministrativo che decreta lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa dovrebbe far acquisire ai partiti politici l’etica per il divieto alla candidatura, almeno per la tornata successiva allo scioglimento, degli amministratori rimossi perché o sospettati di essere collusi o comunque condizionabili dai poteri criminali, anche se non intaccati giudiziariamente.
Il periodo di commissariamento di questi Comuni dovrebbe, infatti, portare ad una rigenerazione della politica che spazzi via qualsiasi tipo di compromesso e che sia in grado poi di proseguire l’attività legalitaria della terna commissariale.
Purtroppo nell’ultima competizione elettorale, che ha fatto seguito al secondo scioglimento del consiglio comunale di Taurianova per infiltrazione mafiosa, è stato rieletto proprio il sindaco dell’ amministrazione sciolta.
La città ha dovuto prendere atto che, con deliberazione n. 15 del 28.07.2011, immediatamente eseguibile, la nuova Giunta municipale di Taurianova si è affrettata a revocare le deliberazioni del Commissario Prefettizio n. 09/2007 e della Commissione Straordinaria n. 55/2009 e n. 44/2010, con le quali era stata stabilita la costituzione di parte civile dell’Ente, quale persona offesa, in presenza dei reati: associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, peculato, peculato mediante profitto dell’errore altrui, malversazione a danno dello Stato, concussione, corruzione per un atto d’ufficio, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata in pubblico servizio e per tutti i procedimenti penali aperti per fatti connessi in violazione alle norme di cui al D.P.R. n. 380/2001, all’art. 624 c.p. eventualmente aggravato ai sensi dell’art. 625 c.p. n. 7, nonché D. L.vo n. 152/2006.
Motivazione delle citate revoche? Norma statutaria comunale ritenuta dalla Giunta municipale di superamento alle citate delibere revocate! Statuto, tuttavia, inapplicabile in assenza di apposito regolamento!
E nelle more? L’Ente valuterà l’opportunità di costituirsi parte civile nei procedimenti per reati contro l’ambiente, contro il territorio e per l’abusivismo edilizio nel centro storico e nel centro della città!
Chiedo alle Autorità preposte alla vigilanza sugli atti, se nelle more dell’approvazione del regolamento dovessero emergere reati quali quelli previsti nelle delibere revocate dall’attuale Giunta municipale di Taurianova, ossia, ad esempio, associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, peculato, corruzione,… che farà l’Amministrazione? Fermo restando che in un Ente sciolto per infiltrazioni mafiose non mi sembra si possa ravvisare una obiettività di valutazione anche sui reati contro l’ambiente, ecc., dove la ‘ndrangheta ha grossi interessi!
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