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Il Ministro della Giustizia, on. Angelino Alfano, è persona troppo corretta e competente e, sicuramente, non potrà condividere quanto diramato, nella giornata di ieri, dal suo portavoce, a proposito della mancata visita ispettiva presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, da me richiesta nel maggio del 2009 e richiamata nel novembre del 2010.
Trovo, infatti, strano che il Ministro Alfano, a distanza di un anno e mezzo dalla mia prima interrogazione relativa all’avvenuta scarcerazione di Luciano D’Agostino, abbia inteso farmi comunicare solo ieri dal suo portavoce che “il Procuratore Generale della Cassazione, il venti dello stesso mese, aveva già puntualmente esercitato l’azione disciplinare a carico del magistrato estensore della sentenza”, peraltro allora non ancora depositata, “rendendo così superfluo ogni ulteriore accertamento ispettivo che avrebbe rappresentato soltanto un’ inutile sovrapposizione”.
Ma c’è di più, il 27 dicembre u.s., appresa la notizia della scarcerazione di Giuseppe Belcastro, anche lui condannato nello stesso processo “Prima Luce”, il Ministro Alfano ha delegato l’ispettorato generale di “svolgere accertamenti preliminari per verificare i motivi e l’eventuale sussistenza di fatti di rilevanza disciplinare che hanno portato alla scarcerazione di Giuseppe Belcastro, per decorrenza dei termini di custodia cautelare, in conseguenza a un grave ritardo nel deposito della sentenza da parte della Corte di Appello di Reggio Calabria”.
Mi domando, la “sovrapposizione” adesso è diventata utile? O forse il portavoce del Ministro Alfano per fornire quella risposta alla sottoscritta nella giornata di ieri avrà avuto il suggerimento direttamente da qualche politico calabrese?
A pensare male……..; ma, nel frattempo i boss escono dalle patrie galere senza aver espiato la pena loro inflitta e sentitamente ringraziano!
On. Angela Napoli (FLI)
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