Ancora “Spazi di antimafia sociale” al Cartella. Tre appuntamenti per non cancellare la storia

Cartella

Questo post é stato letto 18110 volte!

Cartella c.s.o.a.

Non cancellare la Storia, per comprendere il presente e costruire un futuro migliore: è questo uno degli imperativi che si è dato il c.s.o.a. Cartella sin dalla sua occupazione, provando a oliare quell’ingranaggio collettivo che è la memoria, raccontando pagine di storia spesso dimenticate o patrimonio di pochi.

Durante il recente incontro con Giovanni Impastato si è voluto evidenziare un “fil rouge” che lega tutta una serie di episodi che vanno dallo sbarco americano in Sicilia, all’uccisione di oltre quaranta sindacalisti nel primo dopoguerra, all’omicidio di Peppino, alla strage di Capaci e Via D‘Amelio. Episodi spesso minimizzati come fatti di mafia, ma che invece raccontano pagine importanti della storia italiana che qualcuno vorrebbe far cadere nell’oblio.

Non si può conoscere la storia d’Italia, non si può capirla veramente, se non si scava con spirito critico, nei meandri più nascosti relativi alla Liberazione dal nazifascismo, passando per la divisione dell’Europa in sfere d’influenza e alla guerra fredda, per giungere agli interessi statunitensi nella nostra penisola. Una pagina di storia che si tenta di cancellare è proprio quella del patto USA-mafia, propedeutico allo sbarco degli “alleati”. In seguito a questi accordi la Sicilia divenne di fatto un avamposto americano in funzione anticomunista e la mafia gendarme e garante di questa mansione.

Nonostante la nomina di tanti capomafia a sindaci dei loro paesi, l’ascesa della sinistra sembrava comunque inarrestabile e la vittoria alle prime elezioni del dopoguerra scontata. Ecco allora la strage di Portella della Ginestra e l’assassinio di numerosi sindacalisti, tra cui Placido Rizzotto.

Per non dimenticare, per ricordare a tutte e tutti questa pagina di storia, il c.s.o.a. Cartella ha organizzato tre importanti appuntamenti.

Mercoledì 27 giugno, alle ore 21.00, sarà proiettato il film “Salvatore Giuliano” di Francesco Rosi. È il film più potente del grande regista dove, partendo dall’assassinio del bandito Giuliano e procedendo con l’andamento di un giallo, pone in risalto le relazioni tra banditismo, mafia, potere politico ed economico. Giovedì 5 giugno, sempre alle ore 21.00, sarà proiettato invece il film “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca, che racconta la storia del segretario della Camera del Lavoro di Corleone, ammazzato dalla mafia nel 1948. Sabato 7 giugno, alle ore 18.30, sarà gradito ospite per un incontro pubblico proprio Placido Rizzotto, nipote del sindacalista ucciso, e che tanto si è speso per ridare dignità alle vittime dei tanti omicidi politici perpetrati dalla mafia. Al termine dell’incontro si terrà il concerto della Bandamariù, l’originalissimo gruppo siciliano che proporrà il suo continuo “crossover” tra generi e stili differenti, e i suoi testi ironici e pungenti.

Questo post é stato letto 18110 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *