Reggio Calabria, alle Muse si è parlato di Calabria crogiolo di culture

mostra le muse

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Domenica scorsa nell’ambito del percorso – cultura in movimento- della nuova programmazione del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “LE MUSE”, si è discusso della regione Calabria, come terra che, dal suo glorioso passato magno-greco, può trarre nuova linfa vitale, in un periodo di grande recessione economica e creativa.

Calabria, per un ritorno nei vari settori: dalla formazione alla creatività, dall’imprenditoria agli investimenti in loco. Questo, in sintesi il punto di partenza del presidente Muse Giuseppe Livoti, che in apertura di serata ha intervistato piùreferenti e maestranze anche a livello regionale, ospiti alla Sala d’Arte di via San Giuseppe, per raccontare i cambiamenti, le storie positive in atto, spesso poco conosciute dalla società contemporanea.
“Il passato insegna” per la dirigente dell’Istituto “Panella-Vallauri”, basta guardare i reperti archeologici dei nostri musei. Oggi, – ha esordito-, mi sento orgogliosa di essere in una Scuola che coniuga la base culturale con la manualità, restituendo così un nuovo volto professionale a giovani ancora alla ricerca di una identità di studio. Occorre far ripartire la regione Calabria, proporre delle soluzioni diversificate e, chi come me crede nel valore della formazione, sa, che i giovani sono la chiave di lettura per grande cambiamenti. Anche l’Istituzione Scuola si è rinnovata nel tempo e così oggi all’interno dell’offerta formativa di un istituto industriale, troviamo“l’indirizzo sistema moda” che coniuga la conoscenza tecnica dei materiali, alla professionalità e, dunque a nuove attività lavorative.

Fabrizio Giuliano, giovane imprenditore del vibonese, ha estratto dalla classicità gli odori della natura. “Acqua degli dei”, profumo di nuova creazione, è stato un modo per fare imprenditoria giovanile, difficile nella nostra terra, ma con tenacia e passione ne è venuto fuori un brand nuovo, che esalta la classicità, la storia, insieme alle essenze del territorio. “Un viaggio sensoriale” che dovrebbe condurre il nostro acquirente a ripensare la nostra Magna Grecia. Occorre però, smuovere le istituzioni altrimenti l’imprenditoria morirà. D’accordo Renè Bruzzese direttrice della Sartoria Teatrale Stili ed Epoche: io rielaboro la storia del costume creando un rinnovamento ed anche, occasioni di lavoro per opere teatrali, spettacoli, televisione e, allo stato attuale, rappresento un riferimento di Laboratorio del Costume per la città di Reggio Calabria e la sua provincia. Conta il fare sistema, stare insieme per collaborare, e i costumi dell’età classica riveduti e corretti insegnano come la moda è atemporale.

Un settore però, in difficoltà che la “Camera Regionale Arti Moda Calabria” porta avanti col suo presidente Pino Bruzzese. Le istituzioni devono promuovere quella che è la creatività, gli orientali guardano a noi come modello da imitare, da copiare,basta poco per perdere la nostra identità ha ricordato l’architetto. Antonella Criseo, anche se svolge l’attività di medico, oggi ha anche intrapreso il mestiere di disegnatrice e artigiana del design del gioiello. All’inizio è stato un gioco divenuto col tempo realtà: dalla Grecia ho estrapolato pietre preziose e semipreziose, il loro accostamento con metalli e materiali nobili ricrea l’idea della bellezza visto che oggi si è perso il senso del decoro.

La collettiva d’arte “Memorie” invece ha esaltato i linguaggi della fotografia, della scultura, della pittura, dei tessuti con elementi che hanno messo in evidenza l’architettura classica, le leggende, le storie mitologiche, i repertori decorativi di un tempo ormai lontano e poiché la storia si ripete, ha concluso Giuseppe Livoti, abbiamo pensato di fare rielaborare questi ricordi, divenuti per l’occasione richiami visivi. E, questo lo si evince nelle opere di Villeggiante, Campicelli, Lugarà, Arcidiaco, Tripodi, Zoccali, Laganà, Ughi, Cicciu’, Leanza, Ricchetti, Gorgone, Triolo, Milardi, Piergemma, Sirio, Calabro’.

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