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Reggio Calabria – L’Appello del reggino Lorenzo Festicini, (Presidente Istituto Nazionale Azzurro) sull’ aumento allarmante dei femminicidi, la necessità d’intervento e cooperazione delle organizzazioni umanitarie. Quello di Giulia Tramontano è solo l’ultimo di una lunga serie di femminicidi nel nostro Paese. Di fronte all’aumento preoccupante dei casi, le organizzazioni umanitarie si mobilitino per proteggere le donne e promuovere la consapevolezza. Il femminicidio rappresenta una grave violazione dei diritti umani e una sfida critica per le organizzazioni umanitarie che si battono per la tutela delle donne.
Tutte le organizzazioni umanitarie, consapevoli dell’urgenza di agire, bisogna che assumano un ruolo sempre più attivo nella prevenzione e nella lotta contro il femminicidio. “Ritengo – dichiara – il presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro- che innanzitutto, ci sia la necessità di offrire supporto diretto alle vittime di violenza affinché non si sentano sole. Attraverso centri di ascolto, rifugi e linee di supporto telefonico, fornendo un ambiente sicuro e risorse necessarie per le donne che cercano aiuto. Questi servizi sono fondamentali per rompere il ciclo di violenza e offrire alle donne una via di fuga dalle situazioni pericolose. È fondamentale, continua Festicini, sottolineare che il contrasto al femminicidio richieda una cooperazione tra le organizzazioni umanitarie, i governi, le forze dell’ordine e la società nel suo complesso. Le organizzazioni umanitarie giocano un ruolo chiave nel promuovere questa cooperazione e nel creare una rete di sostegno per le donne vittime di violenza.
Le organizzazioni umanitarie, a cui faccio un accorato appello di cooperazione, giochino un ruolo cruciale nell’affrontare questa sfida, sensibilizzando l’opinione pubblica, offrendo supporto alle vittime e promuovendo politiche e leggi più incisive. Solo attraverso uno sforzo congiunto possiamo porre fine a questa tragedia e costruire un futuro migliore per tutte le donne. Questo è il mio accorato appello affinché tutte le Istituzioni, organizzazioni ed associazioni anche presenti sul territorio reggino si attivino e cooperino concretamente per cercare di fermare questa tragedia”.
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