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Cosa succede quando due uomini che hanno deciso di isolarsi dal mondo vedono la solitudine innescare una serie di conflitti? Cosa si nasconde dietro il mistero della morte di Marco Pantani alla luce di una intercettazione che potrebbe riscrivere la storia di quando fu estromesso da un Giro d’Italia già vinto? E, ancora, quali sono i percorsi dell’amore tra la verità e la tragedia del quotidiano? In quali affascinanti coreografie si possono perdere le metamorfosi del corpo e della mente? La vita, le storie, il grande teatro e la danza si intrecciano a 150 anni dalla morte dell’eterno Charles Pierre Baudelaire grazie a Yard Cantiere Creativo che torna anche quest’anno con una due giorni di spettacoli ispirata e dedicata proprio al grande poeta laddove, come sottolinea Teresa Timpano, direttrice artistica: «La realtà è quella che si nasconde dietro l’apparenza: “L’intuizione, cioè l’inconscio è lo strumento attraverso il quale si può accedere alla realtà”».
Inframezzati dai versi delle poesie di Baudelaire, a cura di Scena Nuda, saranno tanti gli spettacoli da non perdere al Teatro U. Zanotti Bianco nella rassegna di venerdì 5 e domenica 7 maggio. Si comincia con “Formiche” di Saverio Tavano prodotto da Nastro di Mobius, metafora originale e ricercata del tormento esistenziale e del viaggio dell’anima: due uomini stabiliscono di allontanarsi dal mondo condividendo uno spazio mentre le formiche, man mano, lo invadono. Dopo un aperitivo si tornerà nel vivo della programmazione con l’attesa prima regionale “D5. Pantani. Storia di un capro espiatorio” di Chiara Spoletini con Sebastiano Gavasso e Stefano Moretti. Arriva quindi anche a Reggio Calabria in un tour che seguirà le tappe principali del Giro d’Italia, lo spettacolo promosso dalla Fondazione Pantani e dedicato al campione scomparso nel 2004 di cui vuole onorare la memoria. L’opera, che può vantare la voce di Davide De Zan e la consulenza artistica di Francesco Ceniti (Gazzetta dello Sport), nasce da un gruppo di artisti, autori, giornalisti e illustratori uniti dal proposito di restituire a Pantani la sua dignità sia umana che sportiva. Obiettivo che li ha spinti anche a promuovere una petizione contro l’archiviazione dell’inchiesta sulla sua morte. Domenica 7 maggio si riparte con la presentazione in anteprima, con prenotazione obbligatoria, del testo “ECO E ISO” a cura di Filippo Gessi che si ispira al mito di Narciso raccontando il cammino verso una città. Un affresco sui rapporti di potere e generazionali dove Eco è succube di Iso e del suo amore strumentale. In scena anche il prestigioso Premio Ubu 2016 “Amore” della Compagnia Scimone Sframeli, con Spiro Scimone, Francesco Sframeli, Gianluca Cesale, Giulia Weber in cui vedremo due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che non hanno nome in un tempo sospeso. L’amore avrà un tempo definito o è universale e senza limiti? Gran finale della rassegna con “L’Âme”, lo spettacolo di danza prodotto da Balletto di Calabria Dance Company in cui emergerà invece l’ebbrezza creatrice del vino e i corpi prenderanno forme metamorfiche e libere. Una carrellata di spettacoli di qualità che ribadiscono il grande impegno della compagnia Scena Nuda e di tutto il suo staff volto costantemente alla ricerca dell’eccellenza. Info spettacoli su www.scenanuda.it
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