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Torna ad esibirsi al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria l’Orchestra di Fiati di Delianuova per il secondo appuntamento dei tre concerti organizzati in sinergia con l’associazione culturale “Nicola Spadaro” e con il supporto di Banca Generali. Nel mese di settembre, i giovani musicisti si erano esibiti in piazza Paolo Orsi, regalando al pubblico le emozioni delle musiche da film. Questo venerdì, 28 ottobre, alle ore 18.00, invece, in repertorio la grande musica dell’800 e del ‘900, con una elegante selezione dei pezzi più celebri dell’opera italiana e del XX secolo. Diretti dal Maestro Bruno Pisano i 60 musicisti, provenienti dai comuni di Delianuova, Scido, Cosoleto, S. Cristina d’Aspromonte e Terranova Sappo Minulio, contribuiranno, con la loro arte, a diffondere la cultura musicale, in un luogo, il Museo, che si pone come punto di riferimento per l’ampliamento delle conoscenze e del senso identitario della società civile.
Per il Direttore Carmelo Malacrino: «L’obiettivo resta sempre quello di invogliare i visitatori e la cittadinanza a entrare a Palazzo Piacentini e a costruire in Calabria un rete culturale indispensabile per costruire percorsi integrati di valorizzazione e promozione del territorio. In questi giorni – continua Malacrino – il MArRC sarà ospite della XIX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, per portare la testimonianza della gestione autonoma dei Musei con la riforma del sistema museale italiano. Un’occasione straordinaria di confronto sulle realtà operanti nel nostro Paese». Per Franco Palumbo, dell’Associazione culturale “Nicola Spadaro”, fondatrice dell’Orchestra di Fiati: «Il concerto di venerdì recupererà i brani del vasto repertorio dell’Orchestra di Fiati suonati negli ultimi anni con significativi successi ed apprezzamenti. Si ripropongono le positive sinergie tra museo, associazione e Banca Generali, soggetti apparentemente distanti rispetto ai propri obiettivi istituzionali, ma che hanno messo insieme la comune volontà di mettere la cultura al centro di un processo di riscatto sociale e territoriale. Attraverso il potente strumento della musica e la sua capacità di valorizzare le diversità, di veicolare identità e valori, incoraggiando il dialogo e lo scambio. I ragazzi dell’Orchestra ed il Maestro Gaetano Pisano, carichi delle emozioni provocate con la prima performance – conclude Palumbo – sono ora ulteriormente e orgogliosamente motivati a sostenere, con il loro impegno attraverso la musica, la promozione culturale e lo sviluppo del territorio».
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