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Cinema e territorio sanciscono la loro unione perfetta con l’inizio della settima edizione del Pentedattilo Film Festival dedicata al regista Vittorio De Seta che, dal 24 fino al 26 agosto animerà l’affascinante borgo dell’area grecanica. Dal 2006, il Festival internazionale di cortometraggi ideato e realizzato dall’Associazione Pro-Pentedattilo onlus, dalla società cinematografica Ram Film, con il supporto logistico di Borghi Solidali e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Reggio Calabria e dal Comune di Melito Porto Salvo, stimola idee innovative potenziando scambi artistici internazionali. “La mission – spiega Maria Milasi, coordinatrice artistica del PFF – è quella di costruire in Calabria un polo diversificato di produzione e distribuzione cinematografica”.
“Il punto di forza del Festival – spiega il direttore artistico Emanuele Milasi – è quello di portare l’internazionalità in un piccolo borgo, suggestivo ma quanto mai bisogno di essere vissuto, di essere animato. Ci piace pensare che, il Pentedattilo Film Festival possa essere per molti registi emergenti un trampolino di lancio per farsi conoscere soprattutto a livello internazionale”.
Dimostrazione che il Festival è ormai uno degli emblemi del cambiamento del Sud Italia, ne è il fatto che, anche quest’ anno, vedremo corti provenienti da tutto il mondo, per esempio dalla Finlandia, dalla Corea del sud, dall’India, dal Canada e dal Buthan.
“Tra migliaia di corti arrivati – dice il direttore organizzativo del PFF Americo Melchionda – è stato difficile sceglierne solo alcuni, per l’altissima qualità di contenuti e l’originalità dei lavori”.
si possa costruire in Calabria un polo diversificato di produzione e distribuzione cinematografica.Con la direzione artistica di Emanuele Milasi e la direzione organizzativa di Americo Melchionda, lo staff del Pentedattilo Film Festival è composto da giovani esponenti del settore, coadiuvati da operatività di valorizzazione culturale territoriale, che operano affinchè si possa costruire in Calabria un polo diversificato di produzione e distribuzione cinematografica.Con la direzione artistica di Emanuele Milasi e la direzione organizzativa di Americo Melchionda, lo staff del Pentedattilo Film Festival è composto da giovani esponenti del settore, coadiuvati da operatività di valorizzazione culturale territoriale, che operano affinchè si possa costruire in Calabria un polo diversificato di produzione e distribuzione cinematografica.Centocinquanta, dunque, i corti proiettati, ogni giorno dalle 19 in poi, tra i vicoli e ruderi trasformati per l’occasione in sale cinematografiche che, saranno giudicati da giurie di altissima qualità. Nello specifico per la sezione Territorio in movimento ci saranno i registi Wilma Labate e Guido Chiesa – che durante la tre giorni condurranno un workshop finalizzato alla realizzazione di un film su Pentedattilo – e il regista iraniano Nasser Zamiri, vincitore lo scorso anno al PFF con Bitter milk. Per Corto Donna gli attori Djbril Kebe e Chiaraluce Fiorito e il giornalista cinematografico Antonio Capellupo; per Thriller Paolo Micalizzi della Federazione italiana Cineclub, Giuseppe Colella del Napoli Film Festival e il musicista Mauro Tiberio. I corti di Animazione, invece, avranno come giuria gli studenti dell’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria coordinati dal Cesass.
La giornata di sabato ricorderà il regista De Seta con la proiezione di due suoi corti I dimenticati e Art.23 – Pentedattilo e con una delle sue ultime interviste rilasciate al regista Nino Cannatà e che vedremo in anteprima nel borgo antico assieme al trailer di Suoni in Aspromonte. La sequenza che anticipa un lungometraggio in lavorazione sulla musica di tradizione orale dell’Aspromonte è il risultato di un’intensa ricerca sul campo che, si concluderà entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di presentare il film in un festival internazionale del cinema. “E’ un lavoro sistematico, meticoloso, con un lento processo di indagine, ricerca, rilevazione e costruzione work in progress. Un percorso creativo strettamente legato alle dinamiche delle diverse trazioni e dei suoi riti, con i suoi tempi ciclici, i suoi linguaggi da preservare e tramandare”, spiega il regista Cannatà.
Secondo Melchionda saranno “tante le novità anche per questa edizione che ci auguriamo sia partecipata come le altre e che serva per diffondere la cultura cinematografica e l’arte in tutte le sue espressioni”.
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