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Terminerà il 3 novembre 2015 la campagna abbonamenti dell’Officina dell’Arte al teatro “Francesco Cilea” ma, dal giorno successivo, saranno ufficialmente aperte le prevendite dei biglietti per tutti gli spettacoli in cartellone.
Otto gli eventi in programma per la seconda edizione “Nuovi stimoli”, kermesse ideata e prodotta dalla compagnia teatrale del maestro Peppe Piromalli che vedrà dal prossimo 21 Novembre, artisti del panorama nazionale e la stessa Officina dell’arte impegnata in quattro spettacoli.
Ad aprire la stagione, la collaudata squadra dell’Officina con i suoi attori che alzeranno il sipario il 21 novembre con la commedia “Tre” di Smiters e poi torneranno in scena il 30 gennaio con “Due dozzine di rose scarlatte” di Aldo De Benedetti, il 12 Marzo con “Folli, folli, fortissimamente folli” contenitore di comicità, tradizioni e musica e il 28 maggio con “La banda degli onesti” di Age e Scarpelli.
Commedia ma anche tante risate con il comico Dario Cassini in scena il 10 Dicembre con “Sesso scritto e sesso orale”, il fuori abbonamento con l’attore Massimo Lopez in “Sing and swing” il 9 Gennaio; il duo comico Giacomo Battaglia e Gigi Miseferi nella prima nazionale di “Dietro la porta” di Gianni Quinto il 27 Febbraio; Pablo & Pedro il 30 aprile in “Come se fosse”.
“E’ un cartellone variegato e adatto per grandi e bambini ma soprattutto, è una programmazione voluta da un team di folli che ama questa città e che vuole riportare la gente a teatro afferma l’attore Piromalli. Da novembre sino a maggio, un appuntamento al mese, proveremo a riempire il Cilea dando spazio a comici, attori, imitatori, showman del Paese che, sono certo, strapperanno risate ma faranno anche riflettere.
Non abbiamo mai smesso di sognare – conclude il maestro – e con tutti gli attori e i tecnici dell’Officina abbiamo lavorato per rimettere in moto una delle macchine più belle e importanti della città, il nostro teatro. L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni e noi cercheremo con gli otto eventi di scuotere un popolo che vuole, desidera, ricerca l’arte in tutte le sue forme.
Sono convinto, che i reggini e non solo, useranno le nostre opere per guardare meglio la propria anima e ci aiuteranno a dipingere un ideale quadro che mostrerà finalmente, un teatro che torna a vivere”.
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