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Sono attori ma ancor prima, sono amici che amano l’arte e si sono uniti creando la compagnia teatrale “Officina dell’arte”.
Un gruppo di professionisti affiatato che è riuscito a far ripartire il teatro “Francesco Cilea” con una stagione artistica variegata dove cabaret, musica, commedie da Novembre scorso sino a Maggio, ha “trascinato” nella massima culla dell’arte reggina grandi e bambini. Carmelo Lo Re, Patrizia Britti, Tiziana Romeo, Antonio Malaspina, Agostino Pitasi, Mariella Fortugno, Pasquale Meduri, Roberto La Grotteria, Gianni Siclari e Peppe Piromalli sono l’essenza del gruppo Officina deciso a far sinergia, confrontarsi con altre realtà presenti sul territorio e nazionali per creare ed offrire un’alternativa nel panorama regionale e non solo, in modo da generare nuove opportunità, differenti occasioni di incontro, nonché nuovi modi di interpretare la società. Da qui l’esigenza di programmare una stagione artistica fatta di commedie brillanti interpretate dai bravi attori dell’Officina ma anche scambi con big del panorama nazionale come Massimo Lopez, Dario Cassini, Battaglia e Miseferi , i comici Pablo & Pedro in scena il prossimo 30 Aprile al teatro “Cilea”, che hanno accettato immediatamente l’invito fatto dalla compagnia reggina. Per l’attore Antonio Malaspina, “è un sogno cominciato nel lontano1972, con Teatro Calabria prima e con il Blu Sly dopo e che finalmente, trova la sua completa realizzazione in una compagnia che sa produrre arte. Stare su un palco, nutrirsi del calore del pubblico a fine spettacolo mi fa sentire vivo in un mondo di fantasia e, nello stesso tempo, mette in luce la bellezza del mondo reale” . Tante teste unite sì da un sogno ma anche da una grande amicizia. “E’ l’amicizia che ci paga e che ci fa sopportare tutti i nostri svariati difetti – continua Malaspina – e ne abbiamo tanti ma se ne dovessi dire uno, non so, forse, vista la giovane età del gruppo, la mancanza di una certa dose di cattiveria. Non riesco a capire la mentalità di questa classe politica che ritiene che il teatro e la cultura siano solo un mezzo per accaparrarsi un fantomatico consenso elettorale, dimenticando l’essenza stessa dell’arte che è crescita, maturità e prosperità socioculturale”. Sulla stessa lunghezza d’onda sono gli attori Carmelo Lo Re e Patrizia Britti, uniti nella vita privata ed artistica che mettono in risalto “i punti di forza di un team caparbio, che cerca di coinvolgere i giovani a teatro nonostante la forte crisi economica che ha investito il Paese facendo dei tagli in settori che, invece, dovevano essere potenziati. L’officina dell’Arte – conclude Lo Re – è per noi un non luogo, un posto dove mettere da parte il quotidiano e dare adito ai sogni”.
“L’arte deve essere lo strumento anche per irridere la realtà, per trasportarci fuori, lontano, in un mondo meno segnato dalla banalità del quotidiano – conclude l’attrice Fortugno – credo che dovremmo ridare dignità di realtà all’incontro tra artisti e spettatori, un rapporto molto forte, molto importante costruito nel tempo all’interno dei teatri e poi, affievolito da eventi che hanno allontanato soprattutto i giovani dall’arte. L’Officina sta tentando in ogni suo spettacolo di fare anche questo: restituire senso alla presenza del pubblico”.
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