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Si sono concluse le ormai consuete esercitazioni didattiche residenziali in bosco promosse dai Corsi di laurea L25 e LM73 in Scienze forestali e ambientali del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. “Imboschiamoci (per studiare!)” è il titolo dell’iniziativa che quest’anno, dal 26 maggio al 3 giugno, si è svolta nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, avendo come base operativa il campo MASCI di Mannoli – S. Stefano in Aspromonte.
Per dieci giorni, circa 40 studenti universitari hanno preso parte alle esperienze pratico-applicative guidate dai docenti del Dipartimento, a loro volta coadiuvati dalle guide del parco, da esperti e professionisti del settore forestale, con il supporto tecnico fornito dal Corpo Forestale dello Stato (Ufficio Territoriale per la Biodiversità). Il bosco si è così trasformato in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove è stato possibile osservare la natura, studiarla e interpretarla, applicando e verificando in situ, in modo interdisciplinare, le nozioni apprese nei corsi, sui libri o in aula.
Il carattere residenziale delle esercitazioni ha permesso una proficua convivenza tra studenti e docenti nella quale, accanto allo studio, la dimensione conviviale ha favorito uno scambio personale e vivace di esperienze.
Gli studenti, organizzati in due gruppi, si sono alternati nei luoghi visitati con la condivisione di alcuni eventi comuni. Tra questi, in particolare, il 28 maggio, ha avuto luogo un seminario avente come tema l’educazione ambientale e l’ecoturismo nelle aree protette. Per l’occasione il dott. Giuseppe Bombino, Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte e coordinatore di Federparchi Calabria, nel dare il benvenuto agli studenti ha illustrato le recenti iniziative intraprese dal Parco per supportare iniziative di educazione ambientale e realizzare infrastrutture e attrezzature a ciò dedicate. In tale contesto si colloca anche la convenzione sottoscritta con il Dipartimento di Agraria, finalizzata a sostenere le esercitazioni didattiche degli studenti universitari nel territorio del Parco, nonché studi e ricerche che ne favoriscano una più approfondita conoscenza.
Per il Dipartimento di Agraria il direttore Prof. Giuseppe Zimbalatti, i Proff. Paolo Porto e Salvatore Di Fazio, coordinatori dei corsi di Laurea triennale e magistrale in Scienze Forestali e Ambientali, e il Prof. Giovanni Spampinato hanno illustrato l’iniziativa delle esercitazioni residenziali in bosco, inquadrandola nella complessiva offerta formativa del Dipartimento. Sono emerse l’attualità e l’importanza degli studi in Scienze Forestali e ambientali per la valorizzazione delle numerose risorse di eccezionale interesse naturalistico e culturale presenti in Calabria; si è sottolineato come tali corsi di laurea oggi formino professionisti in grado non solo di gestire il bosco come luogo di produzione (legnosa e non, alimentare e non), ma anche di offrire risposte efficaci alla diffusa esigenza di un nuovo rapporto con la natura e di una miglior qualità dell’ambiente per stili di vita più sani. Sono esigenze espresse dalla popolazione con diverse connotazioni (ricreative, salutistiche, turistiche, educative, culturali), che occorre saper cogliere per costruire nuove e interessanti opportunità occupazionali.
Le esercitazioni sono state guidate dai proff. Bacchi, Bonsignore, Di Fazio, Fasone, Lombardi, Menguzzato, Porto, Proto, e Spampinato. Nel corso del loro svolgimento, gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare i colleghi dell’Università del Molise, in escursione didattica in Calabria, così come di confrontarsi con studiosi stranieri che hanno condotto dei seminari tematici. Significativo, in tal senso, l’incontro con il Prof. Gabriel Cayetano Tognelli (Grupo de Estudios ambientales, Universidad National de San Luis, Argentina). In Aspromonte, nei luoghi delle esercitazioni, gli studenti, oltre che approfondire la dimensione applicativa dei temi di studio, hanno potuto conoscere ambienti naturali di grande bellezza – come nel caso delle cascate Forgiarelle e Maesano, apprezzare la biodiversità locale, degustare i prodotti tipici, incontrare i diversi soggetti locali impegnati in iniziative di animazione territoriale, cittadinanza attiva ed escursionismo (MASCI, Associazione La Cartiera, CAI, ecc.). Il programma serale, nei diversi giorni di permanenza, ha alternato momenti ricreativi a discussioni tematiche nei gruppi, con la visione di film e documentari (tra essi il celebre “I dimenticati” di De Seta e “L’ultimo lupo” di Annaud), il ballo e le musiche tradizionali, o l’incontro con gli scritti di Corrado Alvaro, offrendo così diversi punti di vista e chiavi di interpretazione del paesaggio della montagna calabrese. Il ritorno a casa è un anche un ritorno sui libri, per preparare gli esami finali. Si torna con una maggior consapevolezza maturata nel rapporto diretto, esperienziale, con i temi e gli ambienti oggetto di studio, portandosi dietro anche una diversa percezione della comunità universitaria come luogo di amicizia e di condivisone, tra docenti e studenti, in un percorso comune di formazione e ricerca.
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