Questo post é stato letto 18630 volte!
Il 20 settembre scorso è emersa ancora una volta in maniera molto chiara la situazione per quanto concerne la sicurezza degli istituti penitenziari calabresi che è diventata a dir poco insostenibile.
La testimonianza di ciò, è quello che hanno dovuto subire due poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria che sono stati aggrediti a calci e pugni da un detenuto. Traspare forte la scarsa sicurezza in cui è costretto a operare il personale di polizia penitenziaria, a causa del sovraffollamento e della carenza di personale che solamente l’impegno, lo spirito di sacrificio e l’elevata professionalità del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere reggino garantisce sempre di poter rispondere prontamente all’emergenza evitando le peggiori conseguenze.
La CISL FNS (Federazione della Sicurezza) da parecchio tempo ormai denuncia questa insostenibile situazione. Citiamo come esempio la sezione femminile dove il personale lavora ormai da tempo, da troppo tempo, sotto organico tant’è che per sopperire alla carenza di personale gli Uffici centrali hanno provveduto, anche se per un breve periodo, ad inviare a RC personale femminile distaccato temporaneamente.
Com’è possibile, affermano Filippo Vilasi e Carmelo Laganà, responsabili provinciali della CISL Sicurezza, che i poliziotti, che già rischiano ogni giorno per la loro incolumità a favore della sicurezza, si vedano addirittura aggrediti e malmenati da un detenuto.
Desideriamo pertanto far giungere al personale coinvolto la nostra più viva solidarietà per quanto accaduto, auspicando che nel più breve tempo possibile gli Uffici preposti dell’Amministrazione Penitenziaria prendano gli opportuni provvedimenti. Un gesto dovuto, nei confronti di persone che giorno dopo giorno rischiano la vita a difesa della sicurezza, sempre pronti a tutto.
Questo post é stato letto 18630 volte!