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Si è conclusa ad Africo la due giorni commemorativa in ricordo dell’alluvione del 1951. Era l’ottobre di cinquantanove anni fa, quando il piccolo centro di Africo, tra i più interni dell’Aspromonte vide cambiare per sempre la sua storia, passando in men che non si dica dall’Aspromonte al mare.
Oggi dopo anni di abbandono, di incuria e degrado qualcosa sembra essere cambiato, e ormai da quasi un anno la gente di Africo si è messa in testa di riappropriarsi della propria storia, ripartendo proprio da dove la storia si era interrotta, da quelle case ancora aggrappate alla montagna, che sembrano voler conservare intatta una memoria che non vuole cedere al tempo.
Dallo scorso mese di Marzo l’impegno di un inizialmente sparuto gruppo di volontari, via via sempre più numeroso uniti al comitato spontaneo “Apòscipo”, all’associazione Santu Leu Apricus e all’amministrazione comunale di Africo hanno raccolto il sostegno dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, che fin da subito ha sposato l’iniziativa sostenendola e finanziandola. Dopo le iniziative portate avanti nella scorsa Estate, anche in occasione del cinquantanovesimo anniversario dell’alluvione l’Ente Parco, il comune di Africo e l’Associazione Santu Leu Apricus hanno promosso una due giorni dedicata a “Le giornate della memoria”, per non dimenticare e soprattutto per sancire una svolta nella storia di questo centro per troppo tempo martoriato.
Il programma della due giorni ha visti nella prima giornata la celebrazione di una Santa messa officiata nella chiesa di Africo vecchio, da dove dopo una visita ai ruderi del vecchio borgo ci si è trasferiti in località Carrà per la degustazione di prodotti tipici locali e un successivo dibattito. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita ai ruderi della frazione Casalnuovo. Secondo giorno ad Africo nuovo iniziato con un’altra messa solenne nella chiesa di San Salvatore dopo la quale si è passati alla deposizione simbolica di una corona di fiori sul monumento commemorativo dell’evento ubicato nella centralissima villa comunale. L’evento celebrativo si è conlcuso con la proiezione di un DocuFilm su Africo e una mostra fotografica allestita all’interno dei locali del centro polifunzionale.
“ L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte – spiega il presidente Leo Autelitano – ha fin da subito sposato l’iniziativa di chi, in modo meritorio ha scelto di rivisitare il passoto per scrivere una nuova pagina nella storia di questo centro che nel 1951 vide una svolta determinata dall’alluvione. Da circa un anno – prosegue – abbiamo scelto di stare a fianco di questa gente sostenendo le iniziative portate avanti, che anche grazie al nostro contributi e ovviamente all’impegno costante dei volontari hanno già dato considerevoli frutti. Continueremo – conclude Autelitano – a stare vicino alla gente di Africo per quel che concerne il progetto di riqualificazione del vecchio borgo, un obiettivo da cui partire per rivalutare una parte di territorio del Parco Nazionale dall’immenso valore storico e naturalistico”.
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