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Due migranti, uno dei quali un bimbo in tenera età, sarebbero morti durante la traversata tra le coste nordafricane e la Sicilia. Lo hanno riferito, una volta giunti a Lampedusa, i 103 somali soccorsi in nottata prima dal motopesca Atlantide e successivamente dal pattugliatore Libra della Marina Militare.
I 103 somali, tra cui 29 donne una delle quali incinta, erano su un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia che è affondato subito dopo che il peschereccio li ha recuperati. I naufraghi, trasbordati prima sull’unita’ della Marina e successivamente su una motovedetta della Guardia Costiera, sono apparsi molto provati. Sono stati gli stessi superstiti a raccontare delle due vittime, i cui corpi sarebbero stati abbandonati in mare. Tra di loro anche la mamma del bimbo, che aveva circa sette anni; la donna, ancora sotto shock e con lo sguardo perso nel vuoto, non è stato in grado di rispondere alle domande dei soccorritori. Domenica scorsa altri 90 somali soccorsi nel Canale di Sicilia, una volta giunti a Lampedusa avevano raccontato che tre donne erano morte di stenti durante la traversata durata quattro giorni.
Un barcone con circa 200 migranti a bordo, tra cui donne e anche due neonati, e’ stato soccorso a largo di Siracusa dalla guardia di finanza. Il natante e’ stato guidato in porto e le persone sono state rifocillate prima delle procedure d’identificazione.
Un secondo barcone con a bordo un centinaio di immigrati, tra cui donne e bambini, è stato avvistato nel mar Ionio al largo della Locride. L’avvistamento è stato fatto da un mezzo aereo di ricognizione in acque internazionali. Dopo l’avvistamento sono intervenute alcune motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto di Roccella Ionica. L’imbarcazione, scortata dalle motovedette, e’ diretta al porto di Roccella Ionica.
(ANSA)
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