“Affari di famiglia”, condannati esponenti del clan Iamonte

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Sono stati condannati dal Tribunale di Reggio Calabria tutti e tre gli imputati del processo “Affari di Famiglia”, celebrato con rito ordinario e scaturito dall’omonima operazione condotta nel febbraio 2012 dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria.

Nell’ambito della stessa operazione furono fermate 5 persone, indagate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentata estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso.

Dalle indagini era emerso il tentativo del clan Iamonte e della cosca Ficara-Latella di infiltrazione negli appalti per la realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo.

Le pene inflitte

-8 anni a Luigi Musolino

-5 anni a Salvatore Minniti

-2 anni e 8 mesi a Domenico Musolino.

Gli altri due imputati, Filippo Fontana e Giovanni Gullà, che avevano scelto il rito abbreviato sono stati condannati lo scorso agosto rispettivamente a 6 anni e 8 mesi e a 2 anni e otto mesi.

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