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Per il secondo anno consecutivo, in netta controtendenza rispetto al recente passato, la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto (So.G.A.S SpA) sotto la guida di Carlo Alberto Porcino, Presidente del CdA, ha chiuso il proprio bilancio in leggero attivo.
L’Assemblea dei Soci, riunitasi lo scorso 22 luglio, infatti, grazie al decisivo voto del Presidente Raffa, in rappresentanza del socio di maggioranza Provincia di Reggio Calabria, ha approvato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 che questo anno registra utili per 113.974,00€.
Un risultato sicuramente positivo che conferma gli sforzi fin qui profusi dalla Sogas SpA e dai suoi soci, ma che adesso deve necessariamente corrispondere ad una altrettanto indispensabile consolidamento delle attività operative.
Fattore quest’ultimo possibile solo con il superamento delle attuali limitazioni tecniche (notam) che ancora oggi penalizzano di fatto l’Aeroporto dello Stretto.
La Sogas SpA – prosegue Porcino – dal punto di vista gestionale, economico e finanziario, decisamente non assomiglia più a quel “colabrodo” che tutti ricordano. Ritengo di poter tranquillamente affermare che, grazie ai sacrifici di tutti, a partire dai nostri dipendenti e dai sindacati fino ai nostri azionisti, la Società di Gestione si è finalmente riconquistata oggi una nuova credibilità, una maggiore considerazione e fiducia da parte degli istituti di credito e degli Enti Soci.
Vorremo solo, adesso, poter pensare al futuro ed essere messi in condizione di poter programmare con maggiore serenità lo sviluppo e la crescita di questo aeroporto.
Considerazione, credibilità e fiducia, si è detto, ebbene vorremmo poterle riscontrare finalmente anche da parte di Enac, visto che proprio sulla base di quanto indicatoci dallo stesso Ente Regolatore, seguendo le specifiche direttive impartiteci, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci sono stati richiesti sin dal nostro primo incontro romano, nel lontano Novembre 2011. Da allora, infatti, abbiamo presentato e stiamo portando avanti un rigidissimo piano strutturale e di riorganizzazione dei servizi e delle aree per come appunto richiestoci. Da ben 20 mesi, dopo una infinità di ripetuti incontri, abbiamo sviluppato e sottoposto un intenso e qualificato studio di oltre 1000 pagine, mettendo in campo le migliori esperienze e professionalità di settore esistenti in Italia. Nonostante tutto ciò, rimaniamo però ancora appesi ad un filo di speranza, a distanza di tutto questo tempo ormai trascorso restiamo in trepidante attesa (a rischio insolazione sotto il solleone agostano!!!) per la definizione del lunghissimo iter burocratico che dovrà portarci al superamento ed alla abolizione di almeno alcune delle limitazioni tecniche e operative (c.d. notam) che di fatto sono l’ostacolo, il vero problema per il futuro dell’Aeroporto dello Stretto.
Limitazioni che si presentano oggi decisamente anacronistiche, che non hanno assolutamente più motivo alcuno di esistere. Questo ormai lo abbiamo ripetuto mille volte presso tutte le sedi competenti, non ultimo in occasione dell’incontro promosso dal Presidente della Provincia Raffa che ci ha visti presenti con i nostri consulenti tecnici a Roma in audizione dall’on. Meta, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.
La gestione corrente, per quanto possa essere improntata al rigore ed al risparmio, se dal lato economico non ha provocato negli ultimi due anni ulteriori passività o indebitamenti dal lato dello sviluppo del network e delle attività operative da sola non basta. Se le cose rimangono così per l’Aeroporto dello Stretto non ci potrà mai essere un futuro migliore. Esiste, infatti, una pesante situazione debitoria che abbiamo ereditato e che comunque ci trasciniamo dietro. A fronte di ciò, esiste come in tutte le aziende la necessità di produrre ricavi tali da garantire da soli il fabbisogno economico necessario per soddisfare i costi di gestione, il costo del personale. Ricavi che se non ci saranno nuove compagnie aeree o comunque un maggior numero di movimenti certamente non potranno mica piovere dal cielo … Per questo – conclude Porcino – attendiamo che entro agosto per come si è impegnata a fare, l’ENAC finalmente definisca l’iter per l’eliminazione di almeno alcune delle limitazioni attualmente presenti che di fatto ci inibiscono, come Società di Gestione, nel programmare il futuro dello scalo, comportando addirittura la quasi impossibilità a trattare in modo adeguato con le diverse compagnie aeree che hanno manifestato interesse ad operare presso il nostro scalo già partire dalla prossima stagioni summer – winter 2014. E pensare che avremmo pure già individuato i canali giusti per incentivare l’arrivo di nuove compagnie, di nuovi voli verso nuove destinazioni, puntando magari finalmente sui flussi turistici orientati alle Isole Eolie, nostro naturale bacino di riferimento.
Senza lo “sblocco” definitivo da parte di Enac sul fronte limitazioni – conclude Porcino – il nostro aeroporto non sarà mai in condizione di pianificare una seria attività operativa che gli consenta di reggersi sulle proprie gambe.
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