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La Calabria che ama lo sport e la bicicletta è vicina ai familiari di Rosario Perri, Francesco Stranges, Vinicio Puppin, Giovanni Cannizzaro, Pasquale De Luca, Domenico Palazzo, Fortunato Bernardi e Domenico Strangis. Sono gli otto ciclisti che, la domenica di un anno fa, hanno perso la vita nell’incidente sulla SS18, in località Marinella, mentre erano in sella alla loro bici, come erano soliti fare nei week end.
La Federciclismo Calabria, con in testa il presidente, Domenico Bulzomì, invita quanti parteciperanno, nei prossimi giorni, a qualunque tipo di manifestazione ciclistica, ad osservare un minuto di raccoglimento in memoria dei “colleghi” scomparsi.
“In tutta la Calabria – spiega Domenico Bulzomì – non esiste una struttura che permetta, ai tanti atleti, di poter praticare il ciclismo. Le ripetute lamentele fatte dal nostro Comitato, a tutela della salute e della sicurezza dei ciclisti, non sono mai state accolte. Perché bisogna aspettare le tragedie per sensibilizzarsi alla cultura e, soprattutto, alla sicurezza sportiva?”.
“Ad un anno di distanza da quell’assurdo incidente – incalza il presidente della Federciclismo Calabria– si è mosso poco in favore di chi vorrebbe regalarsi il piacere di vivere lo sport in tranquillità e praticarlo in modo sicuro. Lo sport è vita. E tutti i calabresi hanno diritto di poter fare sport nelle migliori condizioni”.
“Le amministrazioni pubbliche della nostra regione – sottolinea Bulzomì – dovrebbero fare di più per tutti i cittadini, e sono tanti, che amano lo sport e i benefici che ne derivano. Ci vogliono spazi adeguati e sicuri per gli sportivi, ad iniziare dalle piste ciclabili, veri e propri percorsi di benessere, all’insegna di una migliore qualità della vita e della società”.
Tante le iniziative messe a punto in questo triste anniversario: nel Lametino, una “Pedalata per la sicurezza”; nel Campano, un nastrino nero montato sotto la sella di ogni bicicletta.
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