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Giorno 25/09/2015 il Coordinamento Nazionale Fim-Fiom-Uilm ha firmato unitariamente con Ansaldobreda Spa e Hitachi Rail Italia Spa l’accordo congiunto per la cessione di ramo d’azienda, così come previsto dall’art. 2112 cc e dall’art. 45 legge 1990.
La Segreteria della Fiom-Cgil Reggio Calabria-Locri giudica positivo il suddetto accordo, poiché esso è andato ben oltre le mere procedure legislative concretizzando in qualche misura le buone intenzioni dell’acquirente per lo sviluppo e l’occupazione dei siti industriali. In conformità a quanto richiesto dalle Oo.Ss nel precedente e recente incontro del 16/09/2015.
L’integrazione effettiva di tre realtà industriali diverse ma affini quali AnsaldoBreda, Ansaldo Sts e Hitachi Rail non sarà un processo facile e veloce o esente da future problematiche.
In questa prima fase come organizzazione sindacale abbiamo gradito l’assoluta serietà e la modalità di relazionarsi dei manager giapponesi, in particolare dell’Ad di Hitachi-Rail Alistair Dormer, il quale ha sempre mantenuto un atteggiamento costruttivo e di condivisione per quanto possibile, ma allo stesso tempo di trasparenza riguardo alle problematiche emerse e che potranno sorgere nella colossale operazione di acquisizione e integrazione delle aziende.
A tal fine è stato comunicato che il processo formale di acquisizione dovrebbe concludersi entro il 1 Dicembre 2015, al contrario le prime linee guida targate Hitachi, simbolo della successiva integrazione industriale, arriveranno non prima di Aprile 2016.
Al momento quindi ancora nessun vero piano industriale, ma per la Fiom non è certo una sorpresa: lo avevamo previsto e detto, preso atto delle condizioni oggettive dell’intera operazione.
Questa è la motivazione per cui la Fiom ha chiesto incessantemente ad ogni incontro con Hitachi dei segnali alternativi al piano industriale, operando tutta una serie di iniziative sindacali sul territorio sempre in sintonia e con il totale supporto del Coordinatore Nazionale Fiom-Cgil Rosario Rappa.
Fervente attività sindacale che ha come epilogo finale la visita alle Ex-O.me.ca del Segretario Nazionale della Fiom-Cgil Maurizio Landini a soli tre giorni dalla data dell’incontro decisivo con Hitachi.
Nel testo del suddetto accordo si legge: “Progetto Magazzini/Layout Officina e ripristino aree in disuso a Reggio Calabria”.
In termini semplici, tradotto per i non addetti ai lavori, significa che Hitachi si è impegnata per iscritto a investire nella struttura della fabbrica ma non solo, a recuperare le aree non utilizzate per ampliare la produzione e di conseguenza l’occupazione.
Niente di più e niente di meno di quanto aveva chiesto la Fiom con caparbietà ad ogni incontro ed a mezzo stampa, per valutare quanto meno sufficienti le garanzie per il futuro di questa storica fabbrica.
Un buon principio, o se si vuole il migliore possibile dopo l’abbandono del governo che ha scartato l’ipotesi di un polo nazionale dei trasporti optando per la vendita, scelta scriteriata che abbiamo sempre condannato come organizzazione sindacale.
Non ci esaltiamo e non ci illudiamo, ci saranno altri nodi da affrontare per le Ex-O.Me.Ca. in questa complessa e difficile operazione, primi fra tutti i tanti lavoratori in somministrazione e dell’indotto. Come organizzazione sindacale non abbiamo bisogno, come taluni soggetti, di “sputare sul vecchio padrone per ossequiare il nuovo arrivato” per accreditarci. Noi rappresentiamo, difendiamo e tuteliamo i lavoratori, ed è a loro che rinnoviamo l’impegno di seguire con la massima attenzione e la passione che ci contraddistingue l’intero processo di acquisizione e integrazione. Con il solo fine di difendere lavoro e diritti.
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