A Reggio Calabria un Corso di formazione in didattica dell’Astronomia

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Il corso si terrà presso il Planetario Provinciale di Reggio Calabria dal 12 febbraio al 9 aprile 2013, secondo il calendario allegato, ed è rivolto ai docenti di discipline scientifiche di ogni ordine e grado. Per la partecipazione al corso di formazione è previsto l’esonero dal servizio, in quanto la Società Astronomica Italiana è Ente qualificato (Decreto  25 Luglio 2006 ) come soggetto riconosciuto dal MIUR per la formazione dei docenti (art. 66 del vigente C.C.N.L ed artt 2 e 3 della direttiva N° 90 /2003).

In numero limitato potranno partecipare anche allievi del triennio degli Istituti Secondari di secondo grado particolarmente interessati al tema e che hanno riportato risultati di profitto nelle discipline scientifiche superiori alla sufficienza (almeno 7/10). Secondo quanto stabilito dal D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323 e successive integrazioni e dal D.M 22 Maggio 2007 n° 42, la partecipazione al corso da parte degli alunni da titolo al credito formativo esterno essendo, il corso, riconosciuto come percorso di eccellenza. Agli iscritti al corso, che avranno frequentato almeno il 75 % delle lezioni, verrà consegnato un Certificato di Partecipazione.

La direzione del corso di formazione è affidata al Prof. Pierluigi VELTRI (Ordinario di Astrofisica e Direttore Dip. Fisica UNICAL).

Presentazione

 

Il fascino del Cielo stellato è stato sempre un elemento dominante della vita e della cultura di tutti i popoli che hanno cercato in esso risposte per comprendere la realtà; oggi lo scenario è molto più complesso e sicuramente di non immediata comprensione per tutti. All’interno di questo scenario il legame con la natura diventa più labile anche perché le discipline scientifiche sono comunemente considerate difficili. Ciò è probabilmente dovuto all’elevato livello di sintesi raggiunto nella descrizione della Natura.

Queste discipline forniscono modelli interpretativi estremamente eleganti, ma che allo stesso tempo richiedono il superamento di barriere dovute all’elaborato formalismo matematico.

Il corso prende l’avvio dallo studio dei fenomeni celesti e, attraverso la costruzione di modelli, vengono illustrate le leggi fisiche fondamentali. Queste leggi esprimono relazioni tra grandezze e sottintendono il concetto di misura. Per tanto il corso ha un forte specificità sperimentale e mette in evidenza il ruolo centrale della misura nel percorso conoscitivo scientifico.

I contenuti astronomici, curvati con la riforma verso l’astrofisica, determinano nuovi criteri per l’ insegnabilità di questi argomenti, e, di conseguenza, si pone la necessità di assumere dei criteri espliciti e rigorosi di valutazione del suo impatto nel sistema didattico.

L’insegnamento dell’Astronomia deve, per tanto, avere come riferimento alcuni obiettivi generali da utilizzare come una guida per le scelte metodologiche ai vari livelli d’età.

Infatti, attraverso l’acquisizione di un insieme organico di contenuti e metodi, tale insegnamento si propone di sviluppare negli allievi le capacità di:

  • osservare, analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti, anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare;
  • servirsi dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, in un continuo rapporto tra costruzione teorica e attività sperimentale;
  • cogliere l’importanza del linguaggio matematico e utilizzarlo adeguatamente per la costruzione di modelli;
  • cogliere l’importanza dell’utilizzazione degli strumenti informatici e telematici.

Altro dato da non trascurare è che il suo studio, purtroppo, è spesso nelle nostre scuole unicamente teorico e descrittivo per cui l’aspetto osservativo, così ricco di interesse, viene trascurato. Il Planetario consente un servizio innovativo ed efficace per la didattica dell’Astronomia. Il prezioso valore aggiunto di questa struttura si riversa in più direzioni, le più significative appaiono: l’ampliamento e l’arricchimento dell’offerta formativa, il ruolo che la scuola può assumere nei confronti della comunità in cui è inserita, lo sviluppo di spazi didattici più stimolanti, più coinvolgenti soprattutto verso le fasce più deboli, la promozione dell’orientamento visto come sviluppo di competenze, attitudini, consapevolezze, comportamenti comunicativi e relazionali non stereotipati.

Non c’è apprendimento se non c’è emozione: l’Astronomia è il veicolo emozionale privilegiato per evidenziare che la Scienza è cultura e veicolarla, quindi , anche verso il grande pubblico

per questo riteniamo che il corso proposto possa portare un contributo a:

  • migliorare la qualità dell’insegnamento;
  • promuovere la cultura scientifica e tecnologica;
  • garantire il successo formativo;
  • favorire, uscendo dalle classi, la conoscenza del proprio ambiente attraverso l’osservazione diretta;
  • favorire nei giovani l’acquisizione della capacità di rapportarsi in modo corretto con l’ambiente per potersi assumere precise responsabilità sulla sua tutela.

Programma

 

 

 

Modulo

Obiettivi

Attività

12 febbraio, ore 17.00

DALLA TERRA AL CIELO:

La didattica dell’Astronomia al Planetario

Prof.ssa Angela Misiano

Conoscere la volta

celeste con i suoi

movimenti e fenomeni

alle diverse latitudini ed

in diverse epoche

storiche; conoscere ed

apprendere l’uso delle

coordinate astronomiche

Ciò che si vede in cielo è il riflesso di moti celesti che non percepiamo.

Tutto ciò che vediamo è relativo al nostro punto di osservazione.

15 Febbraio, ore 21.00

Le mele cadono…e la Luna???

Prof. Maurizio Ternullo

Dalle leggi di Keplero alla gravitazione universale.

Costruzione dei modelli

19 Febbraio, ore21.00

ORIENTAMENTO E

COSTELLAZIONI:

Alla ricerca delle costellazioni

Dott.ssa Marica Canonico

Sapersi orientare con

gli astri; apprendere l’uso delle carte stellari; individuazione della stella polare. Individuazione delle

principali costellazioni.

Uso di software

Astronomico: Stellarium.

Uso delle carte stellari e

dell’Astrolabio.

Osservazione ad occhio

nudo del cielo notturno.

22 febbraio, ore17.00

Astronomia al computer

Dott.ssa Marica Canonico

La tecnologia al servizio dell’Astronomia: alcuni

software per l’individuazione degli astri

Utilizzo software astronomico

26 febbraio, ore 17.00

STRUMENTAZIONE ASTRONOMICA

Gli strumenti astronomici

Dott. Marco Romeo

Apprendere i principi

ottici su cui si basa il

funzionamento degli

strumenti ottici.

Illustrazione, con

diapositive esplicative,

dei principi fondamentali

dell’ottica.

5 marzo, ore 21.00

Stazionamento e puntamento del telescopio

Dott. Carmelo Nucera

Apprendere le tecniche

di base per l’utilizzo

degli strumenti ottici.

Uso del binocolo.

Uso del telescopio.

12 marzo, ore 21.00

DI STAGIONE IN STAGIONE

Staff planetario

L’esistenza delle differenti stagioni sulla Terra è dovuta all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre sul piano dell’eclittica. Tale inclinazione (23° 27′) fa sì che, girando la Terra intorno al Sole, le condizioni di esposizione al Sole cambino ciclicamente nelle varie località della Terra nei differenti periodi dell’anno.

Lo zodiaco: il sentiero dei Pianeti. Simulazione al Planetario.

Come individuarli: osservazione del Cielo ad occhio nudo e con gli strumenti.

15 marzo, ore 21.00

FOTOGRAFIAMO IL CIELO Utilizzo della macchina fotografica in astronomia

Dott. Massimo Russo

Prof. Angelo Meduri

Il cielo è un elemento fotografico di notevole suggestione. Cenni di astrofotografia

Fotografiamo insieme

5 Aprile, ore 21.00

Astronomia scienza accessibile e misurabile:

La misura del Cielo

Prof. Massimo Capaccioli

Servirsi dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, in un continuo rapporto tra costruzione teorica e attività sperimentale

La rilevanza dei fenomeni astronomici nella vita quotidiana nell’organizzazione sociale rende necessaria una conoscenza corretta dei concetti che si utilizzano costantemente.

Applicazioni.

9 aprile, 20.30

CONCLUSIONE DEL CORSO

Osservazione presso

Agriturismo-osservatorio

“Notte Stellata”

Campi di Vinco – Cardeto

“…e quindi uscimmo a riveder le Stelle… “

L’osservazione del Cielo e l’inquinamento luminoso

 

Note

La natura strettamente sperimentale del corso obbliga in molti casi ad un orario serale.

Nulla osta, sentite le esigenze dei partecipanti, di modificare tale orario.

Va altresì evidenziato che le attività di laboratorio e l’utilizzo degli strumenti sono messi in relazione alle condizioni meteorologiche e quindi suscettibili di variazioni.

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Author: Cristina

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