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Al via in questi giorni una nuova campagna di UNICEF Italia a supporto di Vogliamo Zero – obiettivo principale di UNICEF entro il 2014 – la campagna ‘dona 2 euro all’UNICEF con un sms e salva una vita’.
Vogliamo Zero, poiché la morte di un bambino è la tragedia più grande, soprattutto quando può essere evitata. Ogni giorno muoiono ancora 22.000 bambini al di sotto dei 5 anni. A spezzare queste vite appena iniziate non sono mali incurabili, ma malattie come morbillo, diarrea, polmonite, polio, tetano, pertosse, o malaria. Un vaccino può salvarli. Una zanzariera può salvarli. Salvare la vita di molti bambini è quindi possibile e di questo atto d’amore e di altruismo si può essere partecipi tutti anche con un piccolo gesto: un messaggio tramite cellulare o una chiamata da rete fissa al numero 45505.
UNICEF lavora ogni giorno per salvare la vita dei bambini, anche di quelli più dimenticati, attraverso vaccinazioni al costo di pochi centesimi, cure mediche, acqua potabile, alimenti terapeutici. E, grazie alle tante persone che appoggiano e sostengono la medesima causa, si riesce a fare sempre di più. Con questa campagna, fino al 28 maggio, con un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45505 si può aiutare UNICEF con una somma simbolica che, però, per un bambino da qualche parte del globo può fare la differenza.
In tutta Italia la campagna è stata promossa da YOUNICEF, i giovani dell’Organizzazione, con iniziative di vario genere. Anche a Reggio, il gruppo dei giovani del Comitato Provinciale nello scorso fine settimana ha organizzato un presidio di informazione sul corso Garibaldi, con azioni pensate proprio per trasmettere a tutti l’importanza del messaggio.
Presso il punto informativo, localizzato in Piazza Italia, alcuni volontari hanno annunciato ai passanti la campagna ‘invia un sms al 45505 e salva una vita’, mentre altri pedalavano per le vie della città con le biciclette elettriche o sfrecciavano tra la gente con gli skate-board. I clown, in sosta anch’essi a Piazza Italia, regalavano ai bimbi palloncini scattando le foto, ormai ‘di rito’, in cui la mano di ognuno dei passanti diveniva portatrice del messaggio – stampato per l’occasione con un timbro ad acqua – ‘Zero’, a testimonianza del fatto che tutti, con piccoli gesti, possiamo fare la nostra parte per azzerare entro i prossimi tre anni questo triste dato: piccoli gesti dal grande valore.
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