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Riceviamo e pubblichiamo:
Il Comune di Motta SG dal 1974 fin dopo il 1995 avrebbe smaltito i rifiuti solidi urbani nella discarica realizzata sulla destra idrografica della fiumara San Vincenzo a monte di Paolia, dove i camion scaricavano i rifiuti direttamente dal ciglio della strada sul pendio. L’ elevata acclività del versante non permetteva, e tutt’oggi non permette, di impedire lo scivolamento dei rifiuti, che attraversati e mobilizzati dalle acque piovane, vengono convogliate verso la sottostante fiumara San Vincenzo e trascinati a valle dalle acque torrentizie potrebbero aver interessato alcuni pozzi situati in sinistra della precitata fiumara che erogano acqua anche alla frazione Paolia.
Dopo la chiusura della discarica comunale, concetto di realizzazione e gestione di discarica molto lontano dal concetto espresso dalla normativa dell’epoca, formalmente e sostanzialmente valido nel contesto dell’attuale normativa vigente, il sito continua ad essere utilizzato tranquillamente da ignoti per smaltire illegalmente rifiuti speciali di diversa tipologia, anche pericolosi.
Infatti, sul versante collinare e nella sottostante fiumara c’è di tutto. L’area è stata sostanzialmente sottoposta a degrado permanente e definitivo. Si notano, fra l’altro, notevoli quantitativi di guaina bituminosa per tetti, lastre frantumati di eternit vecchio tipo, contenitori di plastica e metallici di vernici, pneumatici di veicoli, rottami ferrosi di varia natura e provenienza, copiosa quantità di R.A.E.E (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche- classificati pericolosi) non inquadrabili tra i beni durevoli, materiale proveniente da demolizione, beni durevoli e rifiuti ingombranti, ecc.
Poco distante più a valle e sempre a margine della succitata strada sono state realizzate altre due discariche pressoché della stessa tipologia di rifiuti. Nei siti in questione e in altri punti del territorio di Lazzaro sistematicamente viene posto in atto il micidiale sistema di smaltimento illegale di rifiuti mediante incenerimento a terra, producendo un inquinamento reiterato, sistematico e dannosissimo per la salute pubblica.
La insostenibile situazione ci costringe ancora una volta ad evidenziare il completo abbandono del territorio di Lazzaro, la scarsa sensibilità ambientale da parte delle Istituzioni amministrative locali e la disattenzione degli Organi cui ne è demandata la vigilanza e il controllo del territorio.
A seguito delle numerose segnalazioni e dietro specifica richiesta inoltrata da questa associazione, la Regione Calabria Dipartimento delle Politiche per l’Ambiente, il cui Dirigente di Settore Ing. Salvatore Epifanio ha dimostrato particolare sensibilità e attenzione alla criticità ambientale nel territorio del Comune di Motta da noi segnalate, con nota prot. 56024/SIAR del 15 febbraio 2012 ci ha comunicato di aver chiesto al Comune di Motta SG la trasmissione di una scheda per l’elaborazione del punteggio di rischio da applicare ai siti potenzialmente contaminati presenti sul territorio di propria competenza. L’acquisizione delle informazioni contenute nella scheda e il relativo punteggio scaturito, sono necessarie per la definizione della graduatoria, allegata al redigendo piano delle Bonifiche, sulle priorità degli interventi di bonifica da eseguire nel rispetto degli obiettivi del risanamento. L’inserimento dei siti nella graduatoria è condizione imprescindibile per accedere a finanziamenti nazionali e/o comunitari.
E’ una favorevole occasione che il Comune di Motta San Giovanni non dovrà farsi scappare. Questa volta non ci sono scusanti per nessuno, le sofferenti casse comunali non vengono toccate, basta inviare al richiedente Dipartimento una semplice segnalazione indicante i siti contaminati. Riteniamo che a tal fine potrebbero rivelarsi utili le segnalazioni della scrivente Associazione.
Vincenzo CREA
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