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di Gianfranco Marino
Si è insediato da poco, appena qualche mese, il nuovo Consiglio dell’Istituto Comprensivo di Condofuri: la rappresentanza dei genitori in seno all’organo collegiale si è messa subito al lavoro con la consapevolezza dell’importanza della scuola nei processi formativi ed educativi. Questo quanto si evince da una nota inviata dal comitato di rappresentanza dei genitori. “Fin da subito – si legge nella nota inviata dalla presidente Maria Pontari – l’impegno dei genitori è stato indirizzato a conoscere quanto più possibile l’organizzazione scolastica, verificare le condizioni strutturali dei vari plessi, mantenere alta la comunicazione e la collaborazione con tutti gli enti interessati al fine di migliorare, nel complesso, sia l’offerta formativa che le condizioni dei locali entro i quali questa viene proposta ed assimilata.
Con questi intenti, pertanto, molti sono stati gli incontri con gli operatori scolastici (dirigenza e corpo docente) e con l’Ente, sotto la cui egida ricade il comparto scuole costituenti l’Istituto comprensivo, in atto rappresentato come noto, da una Commissione Straordinaria, alla quale continua ancora Maria Pontari, è stato chiesto di non mettere in secondo piano le richieste dei genitori ma soprattutto i diritti degli alunni, trovando, a questo proposito degli eccellenti interlocutori che mai si sono sottratti al loro compito o comunque al confronto ed al dialogo mostrando sempre la massima disponibilità e l’impegno necessario alla soluzione dei problemi di volta in volta prospettati, agendo spesso da genitori essi stessi.
Nei componenti la Commissione Prefettizia – prosegue la nota – abbiamo trovato molta disponibilità a dare ascolto alle nostre preoccupazioni ed una sorprendente capacità di offrire, in taluni casi, risposte tempestive alle problematiche peculiari della vita scolastica; i genitori valutano pertanto, positivamente l’impegno della Commissione, costituita da funzionari molto determinati, auspicando comunque che a breve si possa tornare a parlare della Scuola Media “Bachelet”, da anni inutilizzabile per carenze strutturali.
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