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Sono partiti per Bruxelles i primi dieci laureati calabresi vincitori delle borse di studio finanziate dalla Commissione Europea, Agenzia Nazionale ISFOL, Programma Settoriale Leonardo da Vinci, Azione Mobilità.
I giovani laureati residenti nei Comuni della Media Valle del Crati e dell’Esaro in Calabria, effettueranno a Bruxelles le attività di stage formativi. Il progetto Bridge, promosso dall’associazione Missione Sviluppo, è rivolto a laureati in materie umanistiche, economiche, scientifiche e sociali, orientati professionalmente allo sviluppo locale e a progetti di formazione, cultura, e-learning e residenti nei comuni Partner di progetto della Media Valle del Crati e dell’Esaro.
Tra i partner principali il Dipartimento di Scienze Giuridiche “Mortati” dell’Università della Calabria, la Comunità Montana Unione delle Valli e del Crati e diversi Comuni. L’Associazione Missione Sviluppo, è l’Ente promotore e coordinatore del Progetto “Bridge”, rappresentata dal dott. Peppino De Rose, professionista esperto in politiche e programmi Ue, da anni impegnato nella disseminazione delle politiche europee nel Mezzogiorno d’Italia.
I giovani laureati selezionati che sono rientrati nel flusso di partenza di settembre sono Pamela Ferraro, Sabrina Serra, Francesco Rende, Federico Orlando, Elvira Avolio, Silvia D’Elia, Vincenzo De Bonis, Pamela De Luca, Gabriella De Rose, Enrico Tricanico. Diverse sono state le iniziative nel territorio per la promozione del progetto, a cui hanno partecipato tanti sindaci ed amministratori locali nonchè alcune delle figure Istituzionali più rappresentative in Europea, tra cui il Vice Presidente del Parlamento Europeo On. Gianni Pittella ed il Vice Presidente della Commissione Giuridica del Parlamento Europeo On. Raffaele Baldassarre.
Presente ad una delle Iniziative anche l’Assessore alla programmazione Comunitaria della Regione Calabria On. Giacomo Mancini. Lo stage sarà riconosciuto a livello europeo tramite il documento Europass-Mobilità, nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia di trasparenza e riconoscimento dei percorsi di formazione all’estero. Lo stage darà la possibilità ai laureati di effettuare tirocini mirati a stimolare la cultura europea della mobilità e dell’innovazione e dunque ad incentivare la formazione di figure professionali di esperti in relazioni internazionali e progetti europei.
Tale azione facilita l’inserimento occupazionale in Europa dei giovani e può anche garantire il giusto apporto professionale ai Comuni coinvolti. Difatti lo stage all’estero implica il miglioramento delle lingue, soprattutto l’inglese ed il francese, e lo sviluppo delle capacità relazioni, poiché i tirocinanti operano in ambienti multiculturali ed etnici. Inoltre la conoscenza delle opportunità di finanziamento europeo nei diversi ambiti e la corretta interpretazione saranno fattori chiave di successo per i partecipanti. Tale attività è anche un completamento formativo alla laurea conseguita.
A Bruxelles i partecipanti prenderanno contatti con le Istituzioni Comunitarie e vivranno un periodo di apprendimento unico e ricco anche di prospettive lavorative ed opportunità nuove, sia per i partecipanti che per i Comuni che hanno aderito all’importante iniziativa europea.
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