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Primi trenta giorni di governo per la neo eletta amministrazione comunale di Bova, una coalizione che si appresta a vivere una stagione estiva ormai alle porte tra vecchi e nuovi problemi e soprattutto all’insegna della programmazione in vista di un quinquennio che si prospetta molto impegnativo e ricco di possibilità di crescita e sviluppo per un centro che sembra aver individuato nel turismo il principale volano di crescita.
Abbiamo chiesto a Gianfranco Marino, vice sindaco del centro aspromontano, quali le emergenze venute fuori da un primo screening della situazione generale a trenta giorni dal suo insediamento.
“Dopo una prima fase di studio – dice Marino – durante la quale si è cercato di mettere a fuoco le priorità di quella che sarà la nostra attività amministrativa, ci accingiamo ad entrare nel vivo non solo dell’Estate ma anche e soprattutto di un programma di governo che dovrà essere lungimirante e oculato.
Sembra chiaro – prosegue – che lo sviluppo turistico dovrà essere al centro dei nostri obiettivi e per fare ciò serve una programmazione seria ed articolata che non può prescindere da alcuni punti chiave tra cui la viabilità, con un sistema di collegamento alla marina finalmente all’altezza del ruolo recitato da Bova negli anni, e poi i servizi fondamentali come l’approvvigionamento idrico, la sanità e il decoro urbano.
Dopo un exploit registrato oltre dieci anni addietro, ormai da qualche anno si è assistito ad un preoccupante calo di presenze, in parte dovuto a una fisiologica crisi del comparto turistico, in parte addebitabile a una programmazione politica locale poco efficace a fronte di un cospicuo numero di finanziamenti comunitari che non hanno prodotto i risultati attesi.
L’arduo compito che ci attende è dunque quello di far risalire le quotazioni in chiave turistica, di un centro dalle potenzialità enormi e in larga parte inespresse. Per fare ciò serve un’attività amministrativa a lunga scadenza, unita però ad una presa di coscienza da parte dei privati e dei singoli cittadini che devono giocare un ruolo fondamentale, propositivo e attivo nel percorso di crescita.
La pulizia, il decoro urbano, la civiltà tipica dei centri ad alta vocazione turistica non possono essere esclusivamente demandate all’operato degli amministratori, ma devono vedere quale protagonista la collettività. In questi primi trenta giorni ci siamo divisi tra un estenuante lavoro di monitoraggio delle emergenze, e un altro egualmente importante di pianificazione di molti interventi di diversa natura per i quali abbiamo già avviato una lunga serie di contatti, attività che andranno ad interessare in parte il recupero edilizio, attraverso il completamente di interventi già in itinere e la predisposizione di altri che partiranno a breve, in parte la realizzazione di nuove iniziative di carattere culturale e sociale.
L’Estate ormai alle porte – conclude Marino – costituirà un ottimo banco di prova e ci darà modo di porre in essere alcuni interventi già in carniere che illustreremo di volta in volta nel dettaglio.
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