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“Strategie per la conservazione della Tartaruga marina, specie simbolo e ‘valore aggiunto’ della costa ionica reggina”: questo l’argomento del workshop che si terrà domani 5 dicembre a Bova Marina, presso la sala congressi del Comune di Bova Marina.
L’iniziativa nasce da un’azione congiunta fra l’Assessorato regionale all’Internazionalizzazione e il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria ente che, da più di un decennio, impegna i propri ricercatori allo studio della specie.
Nelle intenzioni degli organizzatori il workshop risponde a due obiettivi fondamentali: delineare lo stato dell’arte della conservazione della Caretta Caretta a livello regionale e stabilire una strategia condivisa che sia in grado di coinvolgere tutti gli attori locali, indirizzandoli verso un impegno concreto e coordinato per la salvaguardia della specie e del suo habitat.
Il convegno si articola in due sessioni tecnico-scientifiche antimeridiane, durante le quali si susseguiranno gli interventi dei ricercatori. Seguirà, nel pomeriggio, una tavola rotonda aperta a tutti gli interessati. Al termine del workshop verrà sottoscritta una carta d’intenti per la conservazione delle tartarughe marine nella Regione Calabria. “La Tartaruga marina Caretta caretta – ha dichiarato l’Assessore al ramo Luigi Fedele – è una delle venti specie di vertebrati considerate più a rischio a livello nazionale.
La Calabria ionica e, in particolare, la costa reggina, rappresenta la principale area di nidificazione in Italia, poiché ospita circa il 60% dei nidi annualmente deposti nel nostro Paese. Si tratta di una specie particolarmente protetta ma, all’interno dell’area di nidificazione reggina, la sopravvivenza di Caretta è fortemente minacciata, soprattutto da fattori di origine antropica.
Sulla terra ferma, la pulizia meccanica degli arenili, l’inquinamento luminoso, il traffico di mezzi fuoristrada e lo sviluppo turistico incontrollato rappresentano cause importanti di distruzione di nidi e di mortalità delle piccole tartarughe. In mare aperto, l’utilizzo di attrezzi di pesca tradizionali, come il palangarese pelagico, determinano la cattura accidentale o la morte di numerosi esemplari giovani e adulti”.
In questo contesto, la conservazione della Tartaruga marina in Calabria necessita di un approccio condiviso e partecipato che benefici del contributo trasversale di tutti i portatori d’interesse del territorio, per dar vita a una collaborazione operativa e proficua finalizzata alla salvaguardare di questa emblematica specie, risorsa importante di grande valore ambientale e di forte attrattiva turistica. Come da programma l’apertura dei lavori, prevista per le ore 9.30, sarà affidata all’assessore Luigi Fedele.
Maria Natalia Iiriti
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