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Nel pomeriggio di sabato 22 settembre, l’Amministrazione Comunale ha “scoperto” una targa marmorea su via Rosselli, in memoria di Antonio Armino.
Armino, sindacalista socialista, nato a Palmi nel 1901 e morto a Napoli nel 1956 è stato uno dei protagonisti dell’antifascismo meridionale, direttore del giornale L’Azione, leader della corrente azionista della Camera generale del Lavoro, Consultore di Stato. Intransigente fu la sua posizione antifascista e repubblicana. Nel novembre del 1943, pochi mesi dopo la liberazione di Napoli, partecipando alla rifondazione della Camera del Lavoro e del Segretariato Meridionale della CGL, a partire dalle leghe di mestiere per affermare il carattere autonomo del sindacato che nasce dal basso. Questa rappresentò la prima esperienza di sindacato in Italia dopo il ventennio. Nel settembre del 1945 fu chiamato dal Partito d’Azione a rappresentare la Calabria alla Consulta, primo libero Parlamento post-guerra, istituita dal governo di Ferruccio Parri con lo scopo di svolgere le funzioni di Camera dei deputati in attesa di indire regolari elezioni politiche.
Assegnato alla Commissione del Lavoro e della Previdenza sociale dal 1 ottobre 1945, sono sue le interrogazioni volte a sollecitare provvedimenti a favore delle industrie meridionali. Il 2 giugno 1956 il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi gli conferiva l’onorificenza di Cavaliere. Da lì a poco, di ritorno da un viaggio in Danimarca dove aveva contratto una grave malattia infettiva, moriva in seguito a collasso cardiaco. Le sue spoglie sono custodite nelle cappella di famiglia nel cimitero di Melicuccà (RC).
Alla manifestazione in suo ricordo erano presenti il Sindaco di Palmi Giovanni Barone, i Consiglieri Comunali Antonietta Gagliostro e Antonio Papalia, il Coordinatore del Circolo Armino Giuseppe Ippolito ed i membri del direttivo.
Il Sindaco Barone ha ricordato la figura di Armino, evidenziandone “le doti umane ed il suo grande impegno a difesa dei lavoratori, in particolar modo di quelli meridionali. La Città di Palmi ha il dovere morale di ricordare Antonio Armino, riscoperto solo negli ultimi anni, ma personaggio degno di altissima considerazione. Il suo nome riecheggia al di là dei confini regionali ed una targa marmorea in suo onore è il primo passo verso il recupero della memoria”.
Antonio Papalia, delegato alle politiche del lavoro, ha dichiarato: “Oggi è stata una giornata intensa e significativa. Ricevere in dono il busto dell’importante esponente della destra palmese Arcangelo Badolati e scoprire, a poche ore di distanza, la targa marmorea in memoria di Antonio Armino, restituisce quel senso positivo della palmesità, senza distinzione di colori e bandiere. Occorre prendere esempio dai nostri padri nobili e ribadire che sulle tematiche essenziali per la Città non ci si debba dividere mai”.
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