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Il sindaco Falcomatà: «ecco una misura per fronteggiare la sfida alla povertà e al disagio sociale e rispondere al grido di dolore delle famiglie di Reggio».
Con l’assessore alle Politiche Sociali Lucia Nucera presentato ieri alla stampa il decreto ministeriale che ammette il Comune di Reggio Calabria ai benefici previsti dalla partecipazione e assegnazione delle risorse previste dal Pon Inclusione Sia, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Quasi 5 milioni di euro assegnati al Comune di Reggio Calabria e destinati al Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizione di indigenza nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente deve aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni, in rete con gli altri servizi del territorio, come i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole, e i soggetti del terzo settore, partner del programma.
Con queste risorse straordinarie che il Comune di Reggio Calabria è riuscito ad ottenere grazie alla partecipazione al bando 2017 e all’approvazione da parte del Ministero del piano presentato dal settore servizi sociali comunale, saranno attivati 100 voucher formativi, 24 percorsi per creazione di impresa, 100 tirocini per l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo delle donne, 15 start-up sociali- microcredito e 20 laboratori di impresa simulata presso le scuole.
Si tratta di azioni integrate che riguarderanno ben 500 famiglie.
Di seguito l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà:
«Ogni giorno ci confrontiamo con il grido di dolore delle famiglie: dei padri disoccupati, delle madri spesso sole che non riescono a raggiungere una loro autonomia economica, dei giovani che dicono: “a Reggio non c’è nulla, andiamo per sopra”.
Ci scontriamo con le impietose statistiche che fanno emergere una realtà da cui tutti scappano.
Grazie alle risorse che sono state assegnate a seguito dalla aggiudicazione del bando Pon Inclusione Sia, l’amministrazione comunale è oggi in grado di fronteggiare con strumenti integrativi la sfida alla povertà e al disagio sociale.
Il sistema delle politiche sociali comunali opera al massimo rispetto alle ristrettezze di risorse imposte dal piano di riequilibrio finanziario dell’ente, ma abbiamo comunque il dovere di rispondere con soluzioni ulteriori contenute in programmi esterni e straordinari.
Sebbene l’aspetto occupazionale non rientri tra le competenze affidate ai comuni, è pur vero che la carenza di lavoro incide più di ogni altra componente sull’equilibrio sociale, da cui la necessità di elaborare politiche attive per il lavoro.
Con questa misura riusciamo a coprire ben 500 nuclei familiari con ricadute che si potranno moltiplicare grazie al fatto che le azioni che saranno attivate non solo offrono una boccata di ossigeno, ma generano azioni produttive sul territorio.
Il mio grazie agli enti, le associazioni e le istituzioni che hanno offerto la loro disponibilità al progetto, adesso il nostro compito è di diffondere la conoscenza dello strumento e fare in modo che le risorse siano ben impiegate».
L’Assessore alle Politiche Sociali Lucia Nucera dopo aver illustrato alla stampa gli step del procedimento, aggiunge a margine:
« Entro fine mese firmeremo la Convenzione con il Ministero che renderà pienamente operativo il programma, a seguire attiveremo le procedure per implementare le equipe educative e individuare i beneficiari Sia, le famiglie i cui membri saranno interamente sostenuti.
Inoltre, a integrazione, per tutto il progetto sarà attiva l’assistenza domiciliare e il sostegno ai minori presso i centri diurni. Una delle misure più concrete inoltre riguarda l’implementazione di ulteriori 3 poli di assistenza sociale, dislocati sul territorio che sorgeranno a Catona, Arghillà e Pellaro. Tutto questo consentirà di diffondere in senso più capillare i servizi comunali, anche grazie all’ausilio offerto delle risorse comunitarie Pon Metro» .
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