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“Garibaldi mi accolse con perfetta civiltà e mostrando piacere. Mi fece accomodare con lui su di un canapè in quella sala, nel mezzo della quale era una lunga tavola su cui erano e restarono i residui di una colazione e mi trattenne, quasi sempre ivi seduti, due ore…A mezzogiorno l’ufficiale dall’alta statura e ufficiali di bordo vennero a dire a Garibaldi che le due macchine avevano fatto tutti gli sforzi possibili per liberare il Torino. Dette poche parole sulla deplorevole necessità di lasciare là imprigionato quel maestoso vapore, Garibaldi scese su una barchetta ove lo seguimmo io e l’ufficiale dall’alta statura e, traversati pochi metri di mare, sbarcammo. Così Garibaldi mise piede sul regno di Napoli il mezzogiorno del 19 agosto 1860”.
Con queste parole il sammarchese Marco Centola, giudice a Melito di Porto Salvo, descrive sul suo diario l’incontro con Giuseppe Garibaldi e il suo sbarco in Calabria, reduce dai successi siciliani e pronto a proseguire la sua corsa fino a Napoli.
A 150 anni di distanza l’amministrazione comunale di San Marco in Lamis ha voluto ricordare il suo concittadino con la presenza del sindaco, avv. Michelangelo Lombardi, nei luoghi che furono protagonisti dello storico sbarco e dell’incontro tra Centola e Garibaldi.
“La comunità sammarchese si fa promotrice di cultura, ricordando i suoi figli che hanno saputo dare lustro alla città e al nome di San Marco in Lamis. L’anniversario dell’Unità d’Italia ci permette non solo di salvaguardare la nostra Memoria, ma anche di stringere nuovi legami con altre comunità della nostra amata nazione. In quest’ottica, grazie alla sensibilità del sindaco, Giuseppe Iaria, e dell’amministrazione di Melito di Porto Salvo, la comunità sammarchese e quella melitese diventano una sola voce per ricordare eventi che hanno cambiato il corso della Storia e realizzato l’unificazione dell’Italia”, evidenzia il sindaco Lombardi che parteciperà il 19 agosto, a Melito di Porto Salvo, al convegno “Melito, Reggio e la Calabria nel Risorgimento italiano”, ricordando e donando al Museo garibaldino una riproduzione del ritratto di Marco Centola, accompagnata da una targa che ricorda lo scritto del giudice sammarchese dello sbarco sulla spiaggia di Rumbolo.
“A San Marco in Lamis abbiamo costituito un Comitato cittadino per i 150 anni della Festa dell’Unità e contiamo di avviare una serie di manifestazioni per celebrare al meglio l’evento. Ci auguriamo, nel nome dell’Italia, di Garibaldi e di Marco Centola, di condividere questa festa con tutta la comunità melitese attraverso un gemellaggio che unisca San Marco in Lamis e Melito di Porto Salvo, Puglia e Calabria onorando il Tricolore e la nazione unificata”, conclude Lombardi.
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