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La convalida della condanna, da parte della Corte dei Conti, a carico dell’attuale governatore della Calabria ed ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, sulla vicenda Italcitrus è l’ennesima prova, semmai ne servissero altre, che il tanto decantato “Modello Reggio” non è stato altro per la città che una pietra tombale sul suo sviluppo economico e sociale.
Già nel 2009, la sezione territoriale della Corte condannò Scopelliti e Granata, il tecnico responsabile della perizia che certificò il valore della vecchia fabbrica di agrumi, acquistata nel 2003 dal Comune di Reggio Calabria con l’idea, mai realizzata, di ristrutturarla e adibirla a sede televisiva RAI, al risarcimento di circa 1 milione e 300 mila euro per aver proceduto ad un’operazione considerata imprudente ed effettuata a «prezzi spropositati, senza una valida argomentazione giuridica, e senza una effettiva volontà di utilizzarla».
I due presentarono appello chiedendo una nuova perizia tecnica che stabilisse il valore dell’immobile al momento dell’acquisto e Scopelliti annunciò con toni trionfalistici l’accoglimento dello stesso, giusto un anno fa.
Oggi la vicenda si chiude in positivo solo per l’ing. Granata, mentre l’ex sindaco viene inesorabilmente condannato al pagamento in solido di 300 mila euro come risarcimento all’erario per l’«incauto acquisto» effettuato dall’amministrazione da lui guidata e per un’operazione dallo stesso fortemente voluta. Un’assoluzione, quella del tecnico, che sottolinea ancora di più quella che non può che essere valutata come una cocente sconfitta politica per Scopelliti, ormai definitivamente giudicato incapace di scegliere nell’interesse della città e dei reggini.
Incapacità che, giova ricordarlo, costerà ai cittadini decenni di debito a cui far fronte attraverso una forte maggiorazione delle tasse e un alto rischio di taglio dei servizi.
Il Partito Democratico si augura che il governatore abbia il buon senso di voler effettivamente risarcire al più presto i suoi concittadini per gli errori politici di cui è responsabile, vigilerà affinché ciò avvenga e si aspetta di leggere le scuse ai reggini di coloro che in questi anni hanno partecipato alla stesura di documenti a sostegno dell’operato di Scopelliti e della sua giunta.
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