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“E’ un decisione assurda, scellerata e inaccettabile quella messa in atto da Trenitalia che ha deciso di sopprimere due collegamenti della Freccia Argento sulla tratta Lamezia-Roma”.
Si esprime così il segretario Regionale del PdCI Calabria Michelangelo Tripodi in merito alla scelta di Trenitalia di sopprimere la coppia di treni “Freccia d’Argento” da e per Roma con partenza da Lamezia Terme alle 6.31 e ritorno alle 19.15 da Roma.
“Dopo i tagli ai servizi, ad alcune unità produttive, la chiusura di tantissime biglietterie nel periodo festivo e la cancellazione in primavera di ben 12 treni a lunga percorrenza con partenza da Reggio Calabria, i vertici di Trenitalia e delle FS – capitanati dall’ineffabile dott. Mauro Moretti – sottolinea Tripodi, non contenti dei gravissimi disagi e disservizi che con quelle scelte punitive e penalizzanti hanno già creato ai calabresi ed ai siciliani, continuano nell’opera di mortificazione ed emarginazione di un’intera regione a cui viene negato, nei fatti, il diritto alla mobilità”.
Non abbiamo più parole, continua Tripodi, per descrivere la situazione disastrosa dei trasporti in Calabria: “treni soppressi, cantieri fermi sulla A3, 106 sparita da un pur minimo progetto di riqualificazione, metromare con costi altissimi per i pendolari”. E’ giunto il momento, dunque, afferma il segretario regionale del PdCI, che i calabresi alzino la voce contro questo stato di cose che allontana la Calabria da qualunque prospettiva di crescita e sviluppo”
E’ ormai, per Tripodi, chiaro: “i vertici di Trenitalia, col colpevole silenzio-assenso del governo Berlusconi-Bossi-Tremonti, intendono abbandonare la Calabria al suo destino”.
Tutto questo avviene mentre con la solita propaganda priva di qualsiasi contenuto Berlusconi annuncia che uno dei cinque punti del programma del governo sarà dedicato al mezzogiorno.
“Ebbene, continua Tripodi, “ancora una volta siamo, alla politica degli annunci e delle promesse da marinaio perché il mezzogiorno di cui parla Berlusconi è quello in cui il governo con la sua longa manus di Trenitalia porta avanti una politica dei trasporti che di fatto considera questa parte del paese fuori dall’Italia e, quindi, priva di qualsiasi diritto”.
Anche in questa vicenda così pesante della cancellazione, conclude Michelangelo Tripodi dei treni da e per la Calabria “emerge tutto il carattere antimeridionalista di un governo e di una maggioranza che ormai guardano solo al nord e che utilizzano i nostri soldi per pagare le multe per le quote latte non pagate dagli allevatori evasori e leghisti del nord”.
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