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“Il 19/01/2016 ho presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della giustizia in merito alla situazione dei tirocini, con particolare riferimento a un bando, presente sulla Gazzetta Ufficiale del 4 novembre 2015 per una borsa lavoro di 12 mesi, pari a 400 euro lordi mensili, per 1.502 di detti tirocinanti, da inserire successivamente nel costituendo “ufficio del processo”, con posti distribuiti nei vari distretti giudiziari d’Italia.
Chiaramente si evince che spetterebbero alla Calabria solo 23 posti, per un totale di 670 aventi diritto; di questi 1.502 posti, ne sono rimasti scoperti circa 350 in distretti giudiziari difficilmente raggiungibili o assenti di tirocinanti; per i restanti 1.100 sono previsti ulteriori percorsi regionali.
Questi provvedimenti erano rivolti a cassintegrati o percettori di ammortizzatori sociali in deroga, disoccupati e inoccupati, allo scopo di smaltire l’arretrato nella giustizia civile e penale.
La Calabria, svantaggiata sotto tutti i punti di vista da questo Governo, fortemente penalizzata nella gestione iniziale della vicenda riguardante i tirocini nel settore della giustizia, ha il diritto di ricevere maggiori attenzioni in merito alla vicenda, con una conseguente ridistribuzione dei posti vacanti.
Sono tanti i tirocinanti aventi diritto e l’importanza di questi percorsi è stata più volte riconosciuta dai vari presidenti di procure, corti d’appello e tribunali.
Mi auguro che venga ridisegnata l’assegnazione con la Calabria al centro del progetto e non ultima ruota del carro”.
Lo afferma il Senatore Antonio Stefano Caridi di Forza Italia, Grandi Autonomie e Libertà.
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