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Cominucato
Gioia Tauro, il Prc è accanto agli operai portuali in lotta contro la tracotanza di Contship e il lassismo del Governo. Necessari l’intervento di tutti gli Enti locali e l’istituzione di una Cassa di Resistenza a sostegno dei lavoratori in lotta.
Siamo vicini ai lavoratori portali di Gioia Tauro che in queste ore, seguendo l’esempio di altre realtà aziendali in crisi, stanno conducendo una lotta ad oltranza contro il piano di ristrutturazione di MCT-Contship, che prevede la cassa integrazione per 400 operai su 1.300.
La decisione di portare la protesta fin sopra le gru del porto, è segno dell’innalzamento del livello di scontro con i vertici aziendali, dovuto al fallimento del tavolo di trattativa tenutosi ieri presso la sede reggina di Confindustria e al lassismo complice del Governo Berlusconi. Governo che sta sacrificando Gioia Tauro in nome di logiche leghiste e nordiste, volte a favorire altri porti nazionali come quello di Genova, e che nei giorni scorsi – durante la seduta del Consiglio dei ministri a Reggio Calabria – si è perfino rifiutato di ascoltare le ragioni degli operai della Piana in lotta.
L’azienda preme sull’acceleratore e predispone gli esuberi, il Governo guarda altrove, ma anche gli enti locali non possono voltarsi da un’altra parte. Chiediamo alla Regione, la Provincia, i Comuni dell’area (commissariati e non) di fare tutto ciò che è nelle proprie possibilità per trovare una via d’uscita alla vertenza. Auspichiamo, inoltre, che tutte le forze politiche, sociali ed associative che stanno esprimendo solidarietà ai portuali di Gioia predispongano, in sinergia con i sindacati confederali e di base (ai quali chiediamo massima unità di azione), una Cassa di Resistenza a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie per alleviare le difficoltà di questi giorni.
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