Scopelliti illustra i dati relativi allo stato dei lavori della Cittadella Regionale

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Il procedimento inerente la realizzazione della “Cittadella Regionale” va inquadrato nel contesto dell’affidamento a Contraente Generale regolamentato dal D.Lgs. n. 190/2002 (norma introdotta dal Governo Berlusconi per la realizzazione di opere strategiche).

Detta norma è di riferimento per la  modalità di affidamento prescelta dalla precedente Giunta Regionale che ha classificato la “Cittadella della Regione” quale opera ed infrastruttura strategica di preminente interesse regionale.

Sulla base del progetto preliminare redatto dalla Regione, è stato individuato il Contraente Generale nell’ATI Sadelmi S.p.A. (mandataria) e Busi Impianti S.p.A. (mandante) che, attraverso la Società di progetto Regione Futura S.r.l., ha la responsabilità della conduzione dei lavori.

Va evidenziato che il Contraente Generale, ex lege, deve “…con ogni mezzo…” realizzare l’opera e consegnarla, chiavi in mano, al Committente, completa e funzionale in ogni sua parte al prezzo pattuito.

Il contratto di affidamento per la realizzazione dell’Opera è stato stipulato in data 31 luglio 2006.

Con accordo aggiuntivo n.1 stipulato il data 12 agosto 2009 è stato integrato il contratto principale con l’affidamento di ulteriori lavorazioni (bonifica dell’area di sedime da ordigni bellici inesplosi e studi ed indagini archeologiche richiesti dalla competente Soprintendenza). Inoltre sono state stabilite condizioni che hanno apportato significative modifiche al progetto.

Nel Dicembre 2006 il Contraente Generale ha presentato il progetto definitivo che è stato approvato il 23 luglio del 2007.

Nel Settembre 2007 il Responsabile del Procedimento pro tempore ha disposto alcune attività propedeutiche all’inizio delle lavorazioni che si sono concluse nel Dicembre 2008, allorquando è stato ordinato l’avvio dei lavori di scavo e cantierizzazione.

Contestualmente il Contraente Generale ha notificato alla Regione maggiori oneri per circa  44,00 milioni di euro, in considerazione del notevole periodo di tempo intercorso (oltre due anni) tra la gara ed il possibile avvio delle lavorazioni.

Nel Marzo 2009 il Contraente generale ha segnalato alla Regione l’opportunità della realizzazione di una struttura in acciaio in variante rispetto all’originaria tipologia costruttiva prevista in cemento armato. Tale variazione, accettata dal Committente, è stata formalizzata con l’accordo aggiuntivo n.1 stipulato in data 12 agosto 2009.

Nel periodo Agosto 2009/Febbraio 2010 il Contraente Generale ha consegnato alcuni stralci funzionali del progetto esecutivo e, a seguito delle approvazioni del Responsabile del Procedimento pro tempore, sono in esecuzione le relative opere.

Va evidenziato che gli atti formalizzati prodotti fino a febbraio 2010 nonché l’avanzamento attuale dei lavori vincolano la soluzione adottata che non può più essere messa in discussione.

L’appalto ha vissuto fasi alterne sino al luglio 2009 quando, evidentemente ed esclusivamente per ragioni di opportunità elettorale in concomitanza delle consultazioni regionali, è stato dato un forte impulso ai lavori basati sulla variante della struttura portante in acciaio, che ha consentito di giungere a marzo 2010 con le opere di fondazione eseguite al 70% e la struttura di un corpo di fabbrica in carpenteria metallica eseguita per oltre il 30%.

In atto, con riferimento alle opere da realizzare, l’avanzamento è stimabile in circa il 20% nonostante l’ultimazione dei lavori fosse stata prevista per l’agosto del 2011.

La variazione dell’importo dell’opera dalla stipula del contratto ad oggi, seppure l’ultima valutazione economica pari a 106,40 milioni di euro, è riferita all’importo del Progetto esecutivo presentato dal Contraente Generale restituito allo stesso, per evidenti carenze, in data 6 agosto 2010.

Gli stralci avviati, le sospensioni, le necessità di riprogrammazione  dei lavori, opere diverse e aggiuntive, nonché varianti e riserve, hanno stravolto, sia in termini economici che di tempistica nell’esecuzione, le statuizioni contrattuali, snaturando, nella sostanza, la modalità di realizzazione prescelta  e rimettendo in discussione i rischi a carico del Contraente Generale.

I suggerimenti del Contraente generale, che ha proposto una differente soluzione strutturale dell’opera in acciaio, dovevano essere valutati meglio fin da subito, in quanto non in linea con i disposti normativi e gli specifici articoli contrattuali.

Nell’ipotesi di Quadro Economico generato dal progetto esecutivo presentato dal Contraente Generale, la Regione dovrebbe farsi carico di una dotazione finanziaria aggiuntiva di circa 32,4 milioni di euro. Sull’Opera si registra una situazione operativa caratterizzata da incertezze e ritardi nonché inadempienze. Queste ultime hanno coinvolto Committente e Contraente Generale, con il primo che trovasi, però, in una situazione di debolezza per quanto attiene l’attuazione degli obblighi al medesimo derivanti dagli atti sottoscritti.

La Regione sta procedendo ad una disamina puntuale del procedimento, sotto tutti i profili attuativi compresi quelli di reperimento di eventuali risorse economiche aggiuntive, al fine di individuare le iniziative necessarie ed opportune per la tutela, in primis, degli interessi dell’Amministrazione e soprattutto per poter giungere alla completa realizzazione dell’Opera.

Non è da escludere, in caso di ulteriori inadempienze del Contraente Generale, la risoluzione del Contratto che comunque si caratterizzerebbe per una delicata e complessa azione giuridico/amministrativa la cui applicazione richiederebbe tempi lunghi con possibili conseguenze,  anche di natura economica, a carico della Regione.

La Regione si impegna, previa risoluzione delle criticità afferenti la copertura finanziaria anche con eventuale mutuo da contrarre a carico della Regione, a una rinegoziazione nel contratto sulla scorta di un progetto esecutivo effettivamente approvabile, che tenga conto, nella giusta misura, dei lavori regolarmente eseguiti e all’attribuzione di una più stringente importanza al cronoprogramma anche con riferimento a consegne parziali di opere e all’applicazione stringente delle penali.

“Abbiamo la necessità di fare chiarezza – ha dichiarato il Presidente Scopelliti  sulle sorti di una struttura strategica e molto attesa non solo dalla città di Catanzaro ma da tutta la regione. L’appalto  ha avuto fasi alterne sino a luglio 2009 quando, a poche settimane dal voto e’ stato dato un forte impulso ai lavori basati sulla variante della struttura portante in acciaio, che ha consentito di raggiungere a marzo 2010, con le opere di fondazione eseguite al 70% e la struttura di un corpo di fabbrica in carpenteria metallica eseguita per il 30%. Per la realizzazione  di quest’opera dovranno essere recuperato risorse tra i 20 e i 32 milioni di euro. Stiamo lavorando affinchè si realizzi la cittadella in tempi brevi, nel 2013, con un cronoprogramma ben definito e da rispettare”.

”Non vogliamo alimentare polemiche con i nostri predecessori – ha dichiarato  l’assessore regionali ai lavori pubblici, Gentile – ci accingiamo a recuperare gli errori fatti in passato. Ci sono adempimenti tecnici e giuridici che vanno obbligatoriamente completati”. “Ereditiamo una situazione molto ingarbugliata- ha affermato l’Assessore regionale al personale Tallini – solo il grande senso di responsabilità del Presidente Scopelliti e dell’esecutivo riuscirà a risollevare le sorti di questo progetto prioritario per tutti i calabresi”.

All’incontro hanno partecipato, inoltre, il Dirigente del Dipartimento regionale dei Lavori pubblici, Giovanni Lagana’ e il nuovo responsabile unico del procedimento Domenico Pallaria. m.v.

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