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C’è un vuoto di valori nel nostro comprensorio, nella cosiddetta Area grecanica.
Non esistono soggetti politici di alto livello professionale, dotati di progettualità ed esperienza, figure di rilievo, la cui mancanza, in questi ultimi decenni, ha prodotto un progressivo inesorabile deterioramento degli interessi più cari ed indispensabili del nostro comprensorio, come l’ospedale Tiberio Evoli, ormai ridotto ad un’ombra di quello che rappresentava l’eccellenza delle strutture sanitarie della nostra provincia.
Un vuoto politico che non potrà essere colmato facilmente e che provocherà sempre maggiori danni, se consideriamo la pletora di candidati al Consiglio Provinciale, la maggior parte dei quali alle prime armi, senza alcuna esperienza amministrativa, senza una pur modesta formazione che possa consentire una ripresa considerevole dell’azione politica, la sola che potrà invertire la tendenza all’inefficienza ed alla paralisi dei bisogni delle nostre popolazioni, che ancora soffrono della mancanza di valide infrastrutture viarie, del degrado dei servizi sanitari, della disoccupazione sempre più inquietante, dello spopolamento delle aree rurali, dell’abbandono dell’ olivicoltura, la nostra principale risorsa economica.
La mancanza di professionalità e l’inefficienza dei nostri amministratori, ci ha fatto perdere il finanziamento di 91.930.000 euro sulla strada ex statale 183 Melito-Bagaladi-Gambarie-Delianova, previsto dall’Accordo di Programma Quadro Stato-Regione Calabria, come terza trasversale della provincia di Reggio Calabria, approvato il 29 luglio 2002.
L’Amministrazione provinciale guidata dall’ing. Fuda, delegata dalla Regione alla realizzazione dell’opera, dopo avere approvato nel novembre 2004 un primo stralcio di 10 milioni di euro, improvvisamente, per l’opposizione del comune di Melito che aveva preteso una variante, ha bloccato l’esecuzione del progetto.
Lo stesso Presidente per giustificare lo scippo ai danni dei comuni della Vallata del Tuccio convocò i sindaci di Bagaladi e San Lorenzo e, con l’arroganza e la sicumera della sua carica, ha promesso e si è impegnato che il finanziamento, spostato su un’altra strada, sarebbe stato immediatamente ripristinato.
Vorremmo fare una domanda all’ex Presidente Fuda, che di nuovo si candida alla guida dell’Ente: Come mai con quei 10 milioni non ha pensato a sistemare adeguatamente il vecchio tracciato che, per l’abbandono, oggi è ridotto ad un colabrodo?
Purtroppo dobbiamo amaramente constatare che l’Amministrazione provinciale diretta dall’ing. Fuda, per i comuni della Vallata del Tuccio – Roccaforte, Bagaladi e San Lorenzo – si è caratterizzata come la peggiore dal dopoguerra, superata solo dall’ignavia e dal pressapochismo dell’attuale amministrazione guidata dall’avv. Morabito, che ha diviso la Provincia in tanti protettorati nelle mani di assessori o consiglieri locali, senza un indirizzo ed un coordinamento politico e programmatico.
Speriamo che la gente il 15-16 maggio vada a votare e, al di là degli schieramenti politici ed ideologici, sappia scegliere a rappresentare l’Ente Provinciale soggetti che ritiene capaci di esprimere esperienza, professionalità, rigore morale, rispetto delle istituzioni, non ascoltando le facili promesse elettorali di coloro che in questi anni hanno disatteso le aspettative per lo sviluppo del nostro territorio e la salvaguardia dei bisogni essenziali delle nostre popolazioni.
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