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Le mie annose battaglie sulla sanità calabrese non possono sicuramente spegnersi solo perché alla guida della Regione c’è un Governo di centro-destra. E non vorrei si pensasse ad una visione campanilistica legata al fatto che il Governatore ha presentato il P.O. di Taurianova quale primo della lista contenente le strutture ospedaliere da riconvertire.
Proprio per questo ho il dovere di premettere che sono pienamente consapevole dell’onere ereditato da Scopelliti con la sanità calabrese, così come non posso non ricordare che tale settore è intriso di interessi trasversali che accomunano ‘ndrangheta e settori della politica, dell’imprenditoria, dell’editoria e della massoneria deviata e che sempre tale settore ha causato molte fortune politiche.
So bene, altresì, anche perché più volte ribadito in numerose mie interrogazioni parlamentari, che il Governo nazionale ha di fatto predisposto un cd. Piano di rientro, condiviso con il Presidente Loiero, sicuramente penalizzante per la salute dei calabresi. E voglio, altresì, confermare che il Presidente Scopelliti ha l’obbligo di dare esecuzione al contenuto dell’ormai troppo richiamato cd. Piano di rientro.
Tuttavia, credo sarebbe opportuno avere dal Presidente Scopelliti alcune risposte alle seguenti domande: A quando l’approvazione del nuovo piano sanitario regionale? In base a quale piano sanitario regionale è stata definita la lista dei P.O. da riconvertire e quella dei P.O. da chiudere? Quali gli uffici che hanno definito il costo annuo di ogni P.O. calabrese? Quale il trend della spesa sanitaria regionale nei primi sei mesi del 2010? A quando un sistema di valutazione sul personale sanitario e parasanitario che opera nelle strutture calabresi, nonché la valutazione dei relativi requisiti? Su quali siti saranno costruiti i quattro nuovi Presidi Ospedalieri, in particolare quello della Piana di Gioia Tauro e quello di Vibo Valentia? Risultano tutti ancora disponibili i finanziamenti per la costruzione dei quattro nuovi P.O.? a cosa serviranno le strutture di Cittanova, Rosarno e le altre sparse per la Calabria e costruite, alcune delle quali già attrezzate, quali strutture ospedaliere? Quale la fine della prestigiosa sanità privata calabrese che dovrebbe rendere competitiva quella pubblica?
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